Boom di richieste per l’oliva ‘ammaccata’ del Cilento, Pisani: «L’idea di inserirla tra i presidi Slow Food fu di Angelo Vassallo»

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Boom di richieste per l’oliva ‘ammaccata’ del Cilento, Pisani: «L’idea di inserirla tra i presidi Slow Food fu di Angelo Vassallo»

«Abbiamo ricevuto richieste dall’Inghilterra, dalla Francia, e poi dal Giappone, dalla Cina e naturalmente dalla Russia – spiega il primo cittadino di Pollica Acciaroli, Stefano Pisani – L’idea di inserire l’oliva ammaccata tra i presidi Slow Food fu del sindaco Angelo Vassallo. Il boom di richieste di questi giorni conferma che quando il Cilento fa il Cilento non teme nessuno. E conferma anche che il Parco del Cilento è una grande opportunità economica per tutti, e non certo un limite. Voglio ringraziare il presidente del Parco Amilcare Troiano, che ha creduto a questa iniziativa e l’ha sostenuta fino alla fine».

Così il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, sul boom di richieste dell’oliva salella ‘ammaccata’ del Cilento, da poco presidio Slow Food e ricercatissima da russi, americani, giapponesi e cinesi. La cultivar «salella» viene realizzata secondo l’antica ricetta cilentana che prevede l’ammaccatura dell’oliva con una pietra di mare e l’immersione in salamoia per diverso tempo.

Dal 25 al 29 ottobre i produttori di San Mauro Cilento, Casalvelino e Pollica-Acciaroli hanno portato le olive al «’Salone del Gusto» di Torino dove le «ammaccate» sono andate letteralmente a ruba. E da lì il boom di richieste.

(Foto – Coop. Agricola Nuovo Cilento – “Al Frantoio)

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