Scure delle Poste sul Cilento: a rischio Vibonati. Borrelli e Scognamiglio chiedono chiarimenti

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Scure delle Poste sul Cilento: a rischio Vibonati. Borrelli e Scognamiglio chiedono chiarimenti

Un consiglio comunale urgente per «conoscere se e quali iniziative siano state assunte o si intendono portare avanti per scongiurare la razionalizzazione dell’ufficio postale di Vibonati». E’ quanto chiesto, con una lettera, al sindaco Massimo Marcheggiani dai consiglieri comunali Giovanni Scognamiglio e Manuel Borrelli. Il tutto perché nei giorni scorsi Poste Italiane Campania ha illustrato, nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali, le razionalizzazioni di 39 uffici postali, tra cui rientra quello di Vibonati, e la chiusura di 21 uffici della provincia. Ecco quali sono quelli a rischio. «Il ridimensionamento, – hanno spiegato i consiglieri – secondo fonti sindacali dovrebbe diventare effettivo dal 13 aprile nell’ambito dell’avviato processo di privatizzazione, dell’Ufficio Postale di Vibonati comporterà notevoli disagi ai cittadini, ai lavoratori e alle fasce più deboli. Agcom ha obbligato Poste Italiane ad avvisare con congruo anticipo le istituzioni locali circa le  misure di razionalizzazione per avviare un confronto sulle possibilità di limitare i disagi per le popolazioni interessate individuando soluzioni alternative più rispondenti allo specifico contesto territoriale». I consiglieri sottolineano nella missiva che «già lo scorso anno il consiglio comunale di Vibonati approvò, all’unanimità, una delibera con cui si esprimeva  netta contrarietà ad un eventuale chiusura o razionalizzazione dell’ufficio postale e di proporre a Poste Italiane la stipula di una convenzione per trasformare l’Ufficio Postale in un Centro Servizi». La razionalizzazione dell’ufficio, e quindi l’apertura 3 volte a settimana, «rischia di tradursi in gravi disservizi – spiegano – soprattutto per i residenti anziani, che si troveranno a non poter usufruire di servizi essenziali quali il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione, con la conseguenza di essere costretti a fare lunghe file nei giorni di apertura, ritardare le operazioni o affrontare frequenti e difficili spostamenti».

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