Cade dalla bici e il guardrail gli perfora il polmone, sta meglio l’architetto salvato all’ospedale di Sapri

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Cade dalla bici e il guardrail gli perfora il polmone, sta meglio l’architetto salvato all’ospedale di Sapri

E’ ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Potenza in condizioni soddisfacenti il paziente operato d’urgenza all’ospedale Immacolata di Sapri, prima di essere trasferito in eliambulanza a Potenza. Un intervento eccezionale per il reparto di Chirurgia di Sapri diretto dal primario Paolo Calabria, che ha visto impegnati in modo sinergico i medici della sua équipe. Il paziente, un ciclista di Villammare, Fiorentino Galante, era giunto in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale di Sapri in condizioni disperate. I fatti risalgono al 19 febbraio. Il noto architetto del Golfo di Policastro, 63 anni, cicloamatore, era rimasto coinvolto in un brutto incidente mentre era in sella alla sua bicicletta lungo la strada statale 18 che collega Sapri a Maratea. Galante avrebbe perso l’equilibro ed è caduto dalla due ruote andando a sbattere con il proprio corpo contro il guard rail, finendo con il torace sul ferro della barriera di contenimento. Al pronto soccorso di Sapri l’uomo è arrivato in gravissime condizioni, con una vasta ferita della parete toracica con perforazioni multiple del polmone e fratture costali multiple che hanno messo a grave pericolo anche il cuore. Un quadro per certi versi «unico». Basti pensare che difficilmente pazienti che subiscono traumi del genere riescono ad arrivare vivi al pronto soccorso. Sarebbero bastati pochi centimetri più a fondo e la ferita avrebbe leso il cuore in modo mortale.

Ma l’Immacolata di Sapri, ospedale di periferia, dove da anni si parla di dimezzamenti dei reparti, riduzioni, accorpamenti, con riordini sanitari che tengono sempre col fiato sospeso non solo le carriere dei professionisti ma anche e soprattutto il futuro della sanità del basso Cilento, non è immobile e non arranca. Concretizza nuove battaglie e salva vite. Con tutte le difficoltà del caso. Galante è stato salvato con un’operazione delicatissima, prima di essere trasportato in eliambulanza in via prudenziale al San Carlo di Potenza, nosocomio dotato invece del reparto di Chirurgia toracica. Il ciclista è stato trasferito per eventuali complicazioni, che però non si sono verificate, tant’è che i medici di Potenza stanno vagliando ora se stabilizzare o meno la gabbia toracica per una guarigione più rapida del paziente.

L’intervento al quale si è dovuto fare ricorso in estrema urgenza e in tempi rapidissimi è l’esempio della collaborazione di più professionisti. La complessità chirurgica del caso è stata gestita dai chirurghi Antonio De Filippo, Luigi Meucci e dal primario Paolo Calabria, che da anni dirige la Chirurgia dell’Immacolata. Nell’équipe l’anestesista Ciro Saturno e l’infermiera Sabina Correra. Complessa in ogni sua fase l’operazione è stata monitorata dalla squadra medica dall’arrivo al pronto soccorso fino al post-intervento. Dopo le Tac a torace, cranio e addome ed escluso il coinvolgimento di altri organi, i medici De Filippo e Saturno al pronto soccorso hanno subito constatato la necessità di trasportare il paziente sul tavolo operatorio, non prima di aver tamponato l’emorragia. Quindi, in sinergia con i colleghi e il primario, l’équipe ha proceduto a legare i vasi sanguinanti, suturare il polmone nei punti in cui era perforato, utilizzato drenaggi per sorvegliare perdite di sangue e aria e ricostruito la gabbia toracica. Il tutto in poche ore. 

Ora si attende l’eventualità da parte dei medici del San Carlo di Potenza di un intervento operatorio risolutivo per una guarigione più rapida per l’architetto di Villammare. 

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