Vallo della Lucania, inaugurazione del nuovo teatro-auditorium, chi era Leo De Berardinis?

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Vallo della Lucania, inaugurazione del nuovo teatro-auditorium, chi era Leo De Berardinis?

C’è attesa per l’inaugurazione del nuovo teatro auditorium ‘Leo de Berardinis’ a Vallo Della Lucania. Avvenuta su suggerimento di Michele Murino, direttore artistico di “Velia teatro”, l’intitolazione del complesso al noto attore e regista teatrale nato a Gioi Cilento, ha riscosso l’approvazione del panorama artistico nazionale. Tra i sostenitori possiamo trovare artisti del calibro di Gigi Proietti, Mario Martone, Piera degli Esposti, Pamela Villoresi.

Ma chi è davvero Leo de Berardinis? Lo spiega proprio Toni Aloia, sindaco di Vallo Della Lucania, nella delibera in cui approva l’intitolazione. «Leo de Berardinis, a partire dagli anni sessanta del Novecento, – spiega il primo cittadino – è stato presente nei maggiori teatri, realizzando non soltanto allestimenti teatrali, ma anche direzioni artistiche, laboratori, conferenze. Molto legato al sud, lo ritroviamo presente al Festival internazionale ‘Nuove Tendenze’ di Salerno voluto da Giuseppe Bertolucci, Achille Mango e Filiberto Menna. Negli anni settanta, – si legge nella delibera – è artefice di uno straordinario capitolo sperimentale scenico nell’area metropolitana napoletana, dove fonda il Teatro di Marigliano insieme a Perla Peragallo, dove tocca Autori come Poe, Keaton, Majakoskij, Petrolini e Viviani. Prende a cuore nuovi linguaggi, fa un censimento dei giovani gruppi, amplia i suoi orizzonti, dirige dall’ ’83 a Bologna la cooperativa ‘Nuova Scena’, crea il ‘Teatro di Leo’ e, con un laboratorio di attori tutti suoi, passa con il suo proverbiale carisma dal ‘Macbeth’ di Shakespeare fino a Eduardo di ‘Ha da passà ‘a nuttata’».

«Negli anni ’90, – aggiunge poi Aloia – ricopre la direzione della sezione ‘sperimentazione’ del Teatro Verdi a Salerno. Anche da un punto di vista strettamente espressivo e di scrittura scenica, gran parte dei lavori di Leo de Berardinis non dimenticano mai le sue origini campane e il dialogo con i Maestri, da Eduardo De Filippo a Raffaele Viviani, da Totò alla sceneggiata napoletana, circondato da uno studio di attori che restano un suo patrimonio come il suo archivio offerto al Dams di Bologna. Il suo percorso di ricerca è stato coronato dal conferimento della Laurea ad honorem nell’Ateneo di Bologna il 4 maggio 2001, con la potente definizione di ‘uomo-teatro’. Ridotto in uno stato vegetativo durato per circa sette anni per un episodio di sospetta malasanità, qualche mese prima della scomparsa aveva ricevuto il riconoscimento del vitalizio previsto dalla legge Bacchelli».

Poi conclude nella delibera: «Ritenuto per tutti i motivi di cui sopra di aderire alla campagna a favore dell’artista con il riconoscimento istituzionale di questo Comune attraverso l’intitolazione del Teatro Auditorium Città di Vallo della Lucania, non solo come prezioso motivo di orgoglio territoriale, ma perchè l’accostamento del suo nome ad un luogo di cultura e d’arte come il nostro, mantenendo vivo il suo magistero di attore, drammaturgo e regista, assume un valore formativo e pedagogico, finanche poetico, che può diventare d’esempio per le generazioni presenti e future».

Leo de Berardinis era dunque un artista di grande spessore, quello in via Badolato a Vallo della Lucania è il primo teatro al mondo a lui dedicato, teatro che verrà inaugurato mercoledì 13 maggio alle ore 18. Si tratta di una scelta coraggiosa e non di poco conto quella di puntare sull’arte in un momento di crisi, culturale prima che economica, a dimostrazione del fatto che di cultura si può e si deve vivere dal momento che potenzialmente potrebbe divenire un volano economico per un intero territorio oltre che polo attrattore e promotore del Cilento stesso.

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