Il tema degli esodati in un progetto no profit: “L’esodo”. Il ricavato interamente destinato agli esodati

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Il tema degli esodati in un progetto no profit: “L’esodo”. Il ricavato interamente destinato agli esodati

Ha preso ufficialmente il via la campagna solidale a favore degli esodati che utilizzerà tutti i canali di comunicazione e diffusione fino ad approdare al cinema.

Nato da un’idea del regista Ciro Formisano, il film-denuncia, dal titolo “L’Esodo”, affronta uno dei temi più attuali e drammatici dell’Italia e vuole essere a risposta della società civile, all’indifferenza del potere. 

Attraverso la storia reale di Francesca, sessantaduenne “esodata”, il regista e scrittore intende non solo promuovere un risveglio culturale ed una partecipazione civica ai temi sempre più gravi che affliggono l’intera comunità, ma anche e soprattutto aiutare concretamente la categoria degli esodati, devolvendo a questi ultimi l’intero ricavato ,ridando così anche  al cinema la sua funzione divulgativa con un’opera no profit che racconti, senza filtri, la realtà di chi vive in condizioni svantaggiate.

Un film che nasce dall’aver provato sulla propria pelle, il disagio e la sofferenza di perder tutto. Formisano, infatti, ha deciso di affrontare il delicato tema degli esodati essendo lui stesso figlio di una Esodata, ed ha racchiuso nella sceneggiatura frammenti di testimonianze di altre persone ridotte alla miseria a causa della riforma Fornero. Un film umano che mette luce sulla capacità tutta italiana di trovare risorse di sopravvivenza anche in condizioni disastrose, come quella che l’autoeletta classe politica di professori ci ha riservato.

Molte le possibilità di entrare a far parte della rete solidale che Formisano ha pensato , coinvolgendo già un team di professionisti che, a vario livello, stanno contribuendo al progetto,sposorizzato dalle piattaforme Indiegogo.com e Tgvero.it . Farlo è semplice e alla portata di tutti.

Dalla donazione mediante il sito ufficiale o dal sito TgVero, alla diffusione e promozione del progetto mediante i mezzi di comunicazione social (facebook, twitter, youtube).

“Ridare e riappropriarsi della propria dignità di uomini e cittadini italiani” è ciò che ha motivato l’ideatore a menzionare, nei futuri titoli di coda del film, tutte le persone che, anche solo con una minima donazione, hanno voluto testimoniare la vicinanza e sensibilità al tema degli esodati, nonché l’importanza dei rapporti umani che spingeranno, la protagonista del film Francesca a mendicare per sopravvivere, ma anche a regalare caramelle e sorrisi , fino all’incontro e all’amicizia con una giornalista che, dedicandole uno spazio tv permetterà a Francesca di avere popolarità e attuare una protesta in nome di chi, come lei, non si arrende ad un esistenza precaria per risanare una crisi che non ha scelto e che non sente di aver provocato.

Il film prodotto con modestissimi mezzi ed un linguaggio semplice,  vuole portare alla luce l’arte di ‘arrangiarsi’ tutta Italiana, che al momento giusto sa riemergere e che non è stata offuscata neppure dal consumismo o dalle comodità del benessere economico. La protagonista vive un parallelismo con il Ministro del lavoro e delle pari opportunità Elsa Fornero che incarna la fonte di tutte le limitazioni in nome di un risanamento che non ha scadenza e la cui riuscita sembra sempre più distante. Il ministro con un pianto in una delle sue prime apparizioni prende la fiducia degli italiani, Francesca scopre che piangendo in pubblico riesce a muovere la pietà ed a ricevere molte più offerte dai passanti.

Il regista, Sceneggiatore e ideatore del progetto è Ciro Formisano 36enne già autore di documentari a sfondo sociale come Querido Francesco sulla realtà Cubana, cortometraggi selezionati a numerosi festival, e un Lungometraggio Anime in Saldo (2009). Nel 2011 fonda il progetto editoriale tgvero.it il primo tg online di notizie alternative senza censura di cui l’Esodo stesso ne è parte.

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