Scoppia la rivolta dei Piccoli Comuni: annunciano battaglia contro sindaco di Salerno De Luca

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Scoppia la rivolta dei Piccoli Comuni: annunciano battaglia contro sindaco di Salerno De Luca

In ballo ci sono un miliardo di euro per quattrocento opere cantierabili in 300 Comuni campani. Strade, scuole, messa in sicurezza. Progetti a sostegno dei piccoli comuni della Campania che andrebbero in fumo nel caso in cui il Tar dovesse dare ragione al sindaco di Salerno De Luca. Ecco perché prima Anci, l’associazione dei Comuni, e poi Asmez hanno annunciato di contrastare l’azione del primo cittadino. Ma anche la Regione, appena sarà notificato il ricorso al Tar, si costituirà in giudizio.

Insomma, un fronte comune a difesa dei Piccoli Comuni. Un fronte politicamente trasversale – si legge su Repubblica Napoli in un articolo a firma di Ottavio Lucarelli – che coinvolge sindaci di destra e di sinistra. Tra questi anche il primo cittadino di Pollica, Stefano Pisani, componente del direttivo nazionale del Partito democratico. «I piccoli comuni – ha commentato Francesco Pinto, presidente del Consorzio Asmez –  hanno dimostrato ancora una volta una straordinaria operatività progettuale, e non staranno fermi ad attendere i gravi pregiudizi che potrebbero ricevere dall’azione giudiziaria avviata dal Comune di Salerno per bloccare il finanziamento ai progetti dei comuni con meno di 50mila abitanti previsto dall’avviso pubblico regionale sull’accelerazione di spesa dei fondi europei».

«Non possiamo assistere inermi a quest’azione fuori luogo di De Luca – spiega Pinto – volta a tutelare in maniera impropria interessi di parte. Per questo ho già dato mandato ai nostri legali di tutelare gli interessi dei Comuni che Asmez rappresenta costituendosi dinnanzi al Tar in opposizione all’azione del Comune di Salerno». Quello che De Luca contesta sono due punti fondamentali contenuti nel ricorso: la decisione della giunta di centrodestra guidata da Stefano Caldoro – secondo il sindaco di Salerno – penalizzerebbe le grandi città che rispetto ai piccoli centri offrirebbero peraltro maggiori garanzie di una spesa rapida e corretta dei fondi europei.

Sul ricorso al Tar, si è anche espresso a più riprese il consigliere regionale del gruppo Caldoro, Giovanni Fortunato che nei giorni scorsi ha inviato una lettera a tutti i sindaci: «Non intendo scatenare guerre contro nessuno – aveva spiegato – perché non è questo lo spirito che deve animarci. Mai in gioco non c’è solo e soltanto questa grande opportunità per realtà territoriali che in passato sono state a dir poco trascurati: mi riferisco, infatti, all’affermazione di un principio di perequazione e meritocrazia che in una regione dove in passato si finanziavano solo le amministrazioni dei fedelissimi costituisce una vera e propria rivoluzione culturale. Per questo ho chiesto ai sindaci campani di fare fronte comune, di mettere in campo ogni utile iniziativa di opposizione all’impugnativa del comune di Salerno e – ha concluso – la loro costituzione di parte in un eventuale procedimento di merito».

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