Era a mare con la moglie: arrestato il boss latitante «Mimì o’pezzar»

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Era a mare con la moglie: arrestato il boss latitante «Mimì o’pezzar»

Lunedì mattina a Capaccio i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna (Napoli), in collaborazione con i militari della compagnia di Agropoli agli ordini del capitano Giulio Presutti e i colleghi di Capaccio Scalo, hanno tratto in arresto Domenico Cesarano, nato a Ottaviano il 4 luglio del ’55 e residente a Palma Campania. E’ un elemento di spicco del clan camorristico dei ‘Fabbrocino’ e latitante dal 18 marzo dopo essere sfuggito all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gup del tribunale di Napoli, a seguito di una sentenza di primo grado, che lo condannava a undici anni di reclusione, per i reati di associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione, aggravata  dal metodo mafioso. Dagli inquirenti è ritenuto uno dei 100 latitanti più pericolosi d’Italia, ma la sua fuga è finita. Per la direzione distrettuale Antimafia, Cesarano aveva un ruolo di spicco nell’indagine denominata ‘Fulcro’. Il boss era esponente del clan ‘Fabbrocino’ e referente per il Comune di Palma Campania. I carabinieri, al termine di una attività di indagine, osservazione e pedinamenti, hanno individuato il latitante in una villetta monofamiliare nella località marina di Capaccio e precisamente in via Malaspina al civico 31. Il malvivente era in compagnia della moglie quando i militari lo hanno arrestato. Le forze dell’ordine hanno anche sequestrato 2 mila e 900 euro in contati e il latitante è ora rinchiuso nel carcere di Secondigliano.

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Twitter @martinoluigi92

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