Dopo 30 anni il boss Pignataro confessa sull’omicidio di Simonetta Lamberti, figlia del procuratore di Sala Consilina

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Dopo 30 anni il boss Pignataro confessa sull’omicidio di Simonetta Lamberti, figlia del procuratore di Sala Consilina

Sono passati 31 anni dalla morte di Simonetta Lamberti, figlia dell’allora procuratore della Repubblica di Sala Consilina, Alfonso Lamberti, uccisa il 29 maggio 1982 in quello che era stato indicato come agguato mafioso con obiettivo il padre dell’allora 11enne. La bambina è stata uccisa dopo una giornata di mare, mentre tornava a casa con il padre a Cava de’ Tirreni.

Ed ecco la svolta «il pentito di camorra Antonio Pignataro ha confermato stamattina dinanzi al Gup del Tribunale di Salerno Sergio De Luca, di aver partecipato all’omicidio di Simonetta Lamberti. Il gup, su richiesta del suo avvocato, ha accordato a Pignataro il rito abbreviato, ed ha aggiornato l’udienza all’ 8 gennaio 2014. Pignataro nel corso dell’ udienza ha chiesto perdono ed ha consegnato una lettera ai familiari di Simonetta Lamberti» si legge sul Corriere del Mezzogiorno. 

«Negli ultimi mesi – continua il Corriere – al pm della Dda di Salerno Vincenzo Montemurro ha raccontato quanto accaduto il 29 maggio 1982 ed ha espresso la volontà di “liberarsi di un macigno”. Anche stamattina ha confermato di aver preso parte a quell’agguato, che suscitò grande indignazione. Nel corso dell’udienza la mamma di Simonetta, Angela Procaccini, ed i suoi tre figli si sono costituiti parte civile».

A Salerno è giunto anche Don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera. «Sono qui per un atto d’amore e di responsabilità – ha dichiarato Don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, su “La Città” – voglio stare vicino ad Angela e alla figlia Serena. Anche perchè oggi si comincia a ricostruire un percorso di verità. Il 70% delle famiglie delle vittime delle mafie non conosce ancora la verità nel nostro Paese».

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