Crisi economica: gli imprenditori del Vallo di Diano lanciano un appello

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Crisi economica: gli imprenditori del Vallo di Diano lanciano un appello

La crisi attuale ha un forte impatto sul valdiano,  Di Brizzi, presidente dell’ “Associazione Imprenditori Vallo di Diano” invia un comunicato in cui chiede l’intervento delle istituzioni l’AIV, ha ritenuto importante, incontrare i più autorevoli  rappresentanti istituzionali, per sollevare l’attenzione anche sul territorio del Cilento e Vallo di Diano.
Stiamo vivendo un momento delicato che vede la nostra economia gravata da una profonda crisi. In questa situazione è necessario sollecitare l’intervento delle istituzioni e delle parti sociali affinchè, insieme a tutti noi, si possa giungere ad attivare nuove sinergie per l’occupazione e lo sviluppo della Campania. E’ quanto affermato dal presidente dell’ “Associazione Imprenditori Vallo di Diano – Valentino Di Brizzi  –  che ha aggiunto che in quest’ottica l’AIV ha ritenuto importante incontrare i più autorevoli  rappresentanti istituzionali, sia per sollevare l’attenzione anche sul territorio del Cilento e Vallo di Diano, sia per ascoltare le proposte concrete che le istituzioni intendono porre in essere per ovviare a questo difficile momento per l’occupazione.
Durante l’incontro di venerdì 11 novembre p.v. parleremo – afferma Di Brizzi – di politiche per l’occupazione  e  delle  misure  e  dei  percorsi  che  si  pensa  di  attuare  contro  il  dilagante fenomeno della disoccupazione che raggiunge in Campania, ma anche nel nostro territorio, livelli  davvero pericolosi.  Da  anni lamentiamo l’assenza  di politiche che siano in  grado di evitare la fuga delle nostre intelligenze. Di politiche che consentano alle nuove generazioni di poter  pretendere  un   futuro  lavorativo  all’altezza  della  loro  preparazione  e  delle  loro aspettative.
Da  imprenditori  –  continua  Di  Brizzi  –  siamo  consapevoli  che  il  fattore  produttivo  che maggiormente ci consente di giungere ad elevati livelli di competitività è il capitale umano. Per  questo ci aspettiamo che incentivi all’occupazione, investimenti mirati sulla formazione, snellimento delle procedure burocratiche siano tra i primi obiettivi da perseguire.
Siamo consapevoli, però, – conclude Di Brizzi – che le politiche per l’occupazione non possono essere  attuate senza serie politiche di sviluppo. E lo sviluppo passa, necessariamente, per le infrastrutture, la cui assenza genera minore competitività.

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