Neve, gelo e vento: cocktail micidiale. Cilento e Diano in ginocchio

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Neve, gelo e vento: cocktail micidiale. Cilento e Diano in ginocchio

Tetti divelti, temperature sotto lo zero, nevicate a quote molto basse, alberi sradicati, raffiche di vento che hanno superato gli 80 chilometri orari e pale eoliche distrutte dal maltempo. I centri maggiormente colpiti da questa ondata di maltempo, prevista con largo anticipo dal sito di previsioni meteorologiche meteocilento.it, sono Salerno città, Eboli, Capaccio, Paestum e la zona dell’alto Cilento.

Neve
Ha fioccato dappertutto nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano e ha nevicate per bene nell’entroterra e nel Vallo di Diano. La neve, nella maggior parte dei casi, non si è posata. Ma per la gioia dei bambini le vette circostanti e le colline hanno cominciato ad imbiancarsi dalle prime ore di lunedì mattina. Una bufera di neve si è abbatutta in mattinata sulla Salerno-Reggio Calabria all’altezza di Pontecagnano. Neve anche più avanti, nel tratto più a sud dell’autostrada, tra Sala Consilina e Polla. Maggiori disagi negli Alburni, sulla statale 166 e nei centri di Sacco, Roscigno e Bellosguardo. In serata, dalle 18.30, fiocca con insistenza a Vallo della Lucania, Pisciotta, Villamare e Camerota. Leggera nevicata anche su Agropoli, Altavilla Silentina e Albanella. Nevica, invece, su tutto il Vallo di Diano dove le temperature sfiorano lo zero e, in alcune località, sono addirittura al di sotto.

I soccorsi
«Nelle zone più colpite sono stati mobilitati i trattori degli agricoltori della Coldiretti in movimento per distribuire il sale contro il gelo e togliere la neve dalle strade soprattutto nelle strade di campagna per consentire le consegne quotidiane del latte ma anche per rifornire i mercati di verdure e ortaggi». E’ quanto riferisce la Coldiretti nel sottolineare che ammontano già a milioni di euro i danni provocati all’agricoltura dall’ondata di maltempo che ha distrutto le coltivazioni in campo, divelto serre, allagato campi ed aziende, fatto saltare anche mungiture e frigoriferi a causa dei black out elettrici e provocato frane e smottamenti a macchia di leopardo lungo tutto il territorio nazionale dove si sta valutando se esistono le condizioni per lo stato di calamità.

Vento
Raffiche di vento fino a 80 chilometri orari hanno travolto la provincia di Salerno e il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano dalla notte di domenica fino a lunedì mattina. La tempesta ha causato danni da Salerno città ad Eboli fino a Capaccio e Paestum. Il vento è stato talmente forte che ha spezzato una pala eolica tra Contursi Terme e Campagna. La gigantesca struttura è stata sferzata in due dalle raffiche nel parco eolico visibile dall’autostrada Salerno-Reggio Calabria.

Salerno-Reggio Calabria
A causa del maltempo sono caduti alberi e un palo dell’illuminazione nella notte sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria: per questo motivo l’Anas ha comunicato la chiusura dello svincolo di Eboli, in direzione nord, sia in entrata sia in uscita. Il traffico in direzione Nord ha utilizzato come alternativa gli svincoli di Battipaglia e di Campagna. Il personale dell’Anas è intervenuto sul posto per la regolazione del traffico e ha poi ripristinato la circolazione in breve tempo. Lagonegro nord è l’uscita obbligatoria verso sud: la comunicazione è leggibile sui cartelli elettronici dell’A3.

Interventi dei vigili del fuoco
Oltre trenta gli interventi effettuati nelle ultime quattro ore e ancora un centinaio gli interventi in attesa dei soccorsi. I vigili del fuoco del comando provinciale di Salerno e del distaccamento di Eboli sono dovuti intervenire soprattutto nella Piana del Sele. A Eboli, ad esempio, numerosi tetti hanno subito problemi a causa delle intemperie. Situazione analoga a Capaccio-Paestum per gli alberi sradicati: uno si è anche abbattuto su un hotel, un altro su una fermata dell’autobus. Pericolo per le mareggiate soprattutto nel Cilento e lungo la litoranea tra Salerno e Battipaglia. Per tutta la mattinata lavoro extra per i vigili del fuoco.

Pescatore salvato
Sono stati gli uomini dell’ufficio circondariale marittimo di Agropoli, diretti dal tenente di vascello Rosario Florio, a evitare la tragedia nel tratto di mare antistante il comune di Capaccio Paestum. Alle ore 20,30 di domenica sera la centrale operativa è stata allertata dal numero 1530 per la presenza di una imbarcazione da pesca con una persona a bordo che non riusciva a fare più rientro in porto per un guasto al motore. Le condizioni meteo del mare, in continuo peggioramento, hanno reso estremamente problematico individuare la barca. Al comando della motovedetta Sar il maresciallo Balestrieri che è riuscito a raggiugere con non poche difficoltà l’imbarcazione a cinque miglia dal porto di Agropoli e ad assisterla fino al rientro. Non ci sono stati feriti, a parte un grosso spavento per il malcapitato. 

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