Camerota, rifiuto d’atti d’ufficio: prosciolto l’ex sindaco Troccoli

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Camerota, rifiuto d’atti d’ufficio: prosciolto l’ex sindaco Troccoli

Il tribunale di Vallo della Lucania ha prosciolto Antonio Troccoli, già sindaco e attuale responsabile del servizio Affari Generali del Comune di Camerota, dalle accuse di rifiuto d’atti d’ufficio e occupazione di terreni d’uso pubblico. La vicenda risale al 2006, quando l’allora sindaco del comune di Camerota, Troccoli, adottò un’ordinanza «contigibile ed urgente» per rimuovere e stoccare la mole di sabbia che si era accumulata all’imbocco del porto di Marina di Camerota. La questione, nel 2009, dopo una denuncia anonima, è finita sotto la lente della capitaneria di porto locale, che fece scattare le indagini su eventuali responsabilità penali degli amministratori del Comune di Camerota e di alcuni funzionari all’epoca dei fatti impiegati nell’ufficio tecnico dell’ente. Dopo gli accertamenti del caso, inviati gli atti alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, Troccoli e due dipendenti comunali furono iscritti nel registro degli indagati. I reati contestati spaziavano dal rifiuto di atti d’ufficio all’occupazione di terreni d’uso pubblico, oltre ad una serie di contravvenzioni in materia ambientale.

Una rogna giudiziaria per Troccoli e i due tecnici costata sei anni di attività dibattimentali, durante le quali il pm Ivana Niglio aveva richiesto la condanna a un anno di reclusione per l’ex sindaco e a due ani per uno dei due funzionari dell’area tecnica. Venerdì pomeriggio la sentenza: il collegio penale del tribunale di Vallo della Lucania, presiduto dal presidente Gaetano De Luca, ha prosciolto l’ex sindaco e attuale responsabile del servizio Affari Generali del Comune di Camerota. «Assolto con la più ampia formula – ha commentato il difensore di Troccoli, l’avvocato Marco Colucci – Esprimo la massima soddisfazione per l’esito di questa vicenda, perchè ritengo che il tribunale di Vallo della Lucania abbia reso esemplare giustizia alla vicenda, peraltro usale per chi, come il dottor Antonio Troccoli, si è trovato ad amministrare enti locali con gravi carenze strutturali ed economiche e ad affrontare vere e proprie emergenze quali quella dell’insabbiamento, all’epoca dei fatti, che poteva cagionare serio danno agli utenti del porto di Marina di Camerota ed anche all’economia locale. Al sindaco infatti veniva contestata l’adozione di una ordinanza contingibile ed urgente finalizzata alla rimozione ed allo stoccaggio delle sabbie prelevate. Credo che il tribunale – ha concluso Colucci – abbia valutato la totale assenza di dolo nonché la sussistenza della scriminante che in casi del genere dovrebbe trovare sempre applicazione». Nei prossimi giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza. Assolti anche gli altri due coimputati.

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