1 maggio, la diretta Facebook di San Giovanni a Piro tra artisti e dibattiti

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1 maggio, la diretta Facebook di San Giovanni a Piro tra artisti e dibattiti

di Giangaetano Petrillo

Entusiasmante, è il primo aggettivo che mi viene in mente per descrivere il Primo maggio vissuto in diretta facebook con gli amici del Primo Maggio di San Giovanni a Piro e della rivista online AvantiCilento. Un evento giunto alla sua 9 edizione, e possiamo dire che ha superato la prova con una eccellente prestazione per la prima edizione in formato virtuale. Dagli interessanti interventi di ospiti che hanno esplorato il mondo del lavoro e le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, agli esaltanti interventi musicali.

La prima è stata Denise, cantante da una voce così intensa da rendere così reale quella surreale virtualità dei social che spesso subisce interferenze che disturbano l’audio. Invece la sua voce è arrivata alle nostre orecchie come se stessi dal vivo assistendo ad un suo concerto in piazza. Quando ho usato l’aggettivo entusiasmante mi riferivo essenzialmente al fatto che l’emozioni erano realmente tangibili che lo schermo del computer sembrava diluirsi e quella realtà virtuale diventare effettuale, e proiettarci realmente in una piazza. Sentire i nostri odori, i fiati e le voci di chi solitamente a questi concerti canta, salta e si diverte. Sentire il calore di chi interveniva e immaginare di essere realmente lì, insieme a loro. Dove un giorno ritorneremo. Primo MaggioQuarantena Sociale, questo il nome dato all’evento che nel pomeriggio ha intrattenuto molti utenti social per vivere insieme un momento di svago, intrattenimento musicale e di riflessione sulle tematiche del lavoro, soprattutto sulla concezione del lavoro nel futuro e della lotta ai cambiamenti climatici.

E su questo tema le prime sollecitazioni ci sono arrivate da Pasquale Sorrentino di Avanti – Cilento, nonché vice-sindaco di San Giovanni a Piro. Lavoro sostenibile, uno sguardo attento e una sensibilità diversa verso l’ambiente, con la solita speranza che questa emergenza sanitaria e pandemica possa provocare in molti una nuova coscienza ambientale, attenta al ciclo della natura e ad un giusto equilibrio per la nostra convivenza con l’ambiente che ci circonda. Sulla stessa linea d’onda è stato l’intervento del presidente di ABAAC, l’Associazione Bad&Breakfast e Affittacamere della Campania, Agostino Ingenito, che, dopo aver snocciolato le terribili previsioni del turismo con una perdita per il settore B&B e Affittacamere pari all’80%, sostiene che un vero rilancio per questa economia possa passare per un turismo di prossimità. Grandi flussi internazionali quasi da dimenticare, se non nel lungo termine, dunque bisogna fare riferimento al turista italiano, che non deve compiere lunghi tragitti e quindi prossimo alle nostre località turistico-balneare. Un turismo diverso e una progettualità che deve partire da ora per non lanciarsi nel vuoto un domani. Una sfida avvincente ed emozionante. Come è stato questo Primo Maggio in questa quarantena sociale.

Lo stesso accento è stato posto da Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania. Le immagini che vengono commentate sono gli scatti che ci raccontano un risveglio della natura, con le immagini delle acque cristalline a Venezia come a Napoli e nel Sarno, oppure la romantica immagine delle catene himalayane viste dalle comunità del Punjab dopo 30 anni. La territorialità, la rivincita della rete territoriale e questa resistenza dell’ambiente e della fauna che si riappropria dei luoghi lasciati inabitati dall’uomo. Un inquinamento che cala ed è dunque il tempo di immaginare una produzione diversa che rispetti la salute del lavoratore, la salute dell’ambiente, la salubrità dell’aria. Una ripartenza che rispetti l’ambiente, una ripartenza green per un’economia circolare. Proviamo a ripartire da quei fondi per il green new deal, una programmazione europea e regionale che tenga al centro la territorialità, quei prodotti da filiera corta. Si passa poi al turismo di prossimità, vera opportunità economica e strategica per noi che abbiamo lo spazio giusto per praticare quelle distante impostaci, ma soprattutto per far conoscere questo territorio ai campani, perché si colga l’occasione per insegnare loro cosa voglia dire vivere in un parco e in un’area marina protetta.

La presidente Imparato annuncia che è stato inviato un appello alla Regione per il ripristino delle relazioni sociali, perché si faccia leva sullo sviluppo locale, che non guardi esclusivamente alla costa cilentana ma che prenda in considerazione anche le bellezze dell’aree interne. Alcuni punti, quindi per ripartire, cioè il rispetto delle regole da parte dei cittadini e il coraggio degli amministratori, la loro lungimiranza nell’uso dei fondi e nella programmazione giusta, che si relazioni con associazioni di categorie e associazioni ambientaliste. Bisogna infine tener conto della natura, che sta riprendendo il suo corso, nella fase successiva, quella cioè dell’analisi e della ripartenza, Non si può più pensare di scegliere tra lavoro e salute, il monito lanciato in conclusione dalla presidente di Legambiente Campania.

C’è la possibilità di poter convertire le industrie produttive. Bisogna investire in una rieducazione ambientale, anche attraverso il web, per una nuova consapevolezza. Questa conoscenza bisogna che diventi coscienza solidale e sostenibile, che tenga dentro tutte le fasce sociali e il rispetto dell’ambiente. Perché la lotta ai cambiamenti climatici è una pratica che deve provare ad accorciare le disuguaglianze sociali, lavorative ed economiche, e non una discussione di nicchia per alcuni professionisti del settore.

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