Strage a Genova, seconda notte di ricerche: Cetrola e Jacoviello ancora sotto le macerie

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Strage a Genova, seconda notte di ricerche: Cetrola e Jacoviello ancora sotto le macerie

Sono andate avanti per la seconda notte di fila le ricerche al molo Giano del porto di Genova. Si continua a scavare sotto le macerie ferme sul fondo del mare. Sono a sette, otto metri circa di profondità. I sommozzatori stanno procedendo con l’aiuto delle sole mani, senza strumentazioni meccaniche. I robot non danno alcun segnale. Si opera in condizioni pessime. L’acqua del porto è scura e fangosa. Il lavoro è difficile.

Le indagini Vanno avanti le ricerche per trovare Francesco Cetrola e Gianni Jacoviello, ma proseguono anche le ricerche delle cause che hanno portato a questo disastro. Tra le mani degli inquirenti ci sono le registrazioni delle ultime conversazioni radio fra la Jolly Nero, la torre dei piloti e le barche che affiancavano il portaconteiner. La procura di Genova e il comando della guardia di finanza hanno aperto due inchieste parallele. Si indaga su più fronti. Per il momento sotto la lente della magistratura ci sarebbero il capitano e il pilota della nave.

Il Cilento Intanto a Genova la mamma di Francesco Cetrola, originario di Santa Marina, non si da pace. E’ passato tanto tempo e il fatto che i vigili del fuoco cercano esclusivamente sotto il fondo del mare fa pensare al peggio. Mercoledì sera nel borgo cilentano del golfo di Policastro gli abitanti hanno tenuto una fiaccolata in memoria del giovane militare. Sono partiti dalla chiesetta al centro del paese e hanno percorso le vie interne illuminati dalla luce delle torce.

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