M5S e Pd al governo: «Comune San Giovanni far west edilizio, scioglietelo». Amministrazione scende in piazza

E’ bagarra tra il consiglio comunale di San Giovanni a Piro e alcuni deputati del movimento 5 stelle e partito Democratico. Circa un mese fa Girolamo Pisano e Angelo Tofalo del Movimento 5 Stelle, con Sabrina Capozzoli del Pd, chiesero al ministero dell’Interno e al governo di valutare i presupposti per lo scioglimento del comune cilentano per «l’alto numero di abusi edilizi registrati sul territorio». I politici puntano il dito contro chi nel Cilento «getta cemento e innalza palazzi abusivi». «Gli abusi edilizi in questo angolo di paradiso del Cilento – spiega Mimmo Pisano – si moltiplicano con progressione esponenziale, come comprovato dai numerosi rapporti ed informative della compagnia carabinieri di Sapri. Al di là del fenomeno di costruzioni in difetto assoluto di titoli abilitativi, ha preso corpo una forma di abusivismo consumato in forza di autorizzazioni in frode alla legge attraverso permessi di costruire per la realizzazione di case rurali con volumi aggiuntivi asseritamente a servizio dei fondi agricoli, che non avrebbero potuto esser dimessi. In relazione ad una di dette concessioni edilizie – spiega il deputato del M5S – il sindaco in carica da sette anni, è già stato penalmente censurato per una ipotesi di abuso di ufficio e, per l’effetto, condannato alla pena di anni 1 di reclusione con sentenza del tribunale di Vallo della Lucania».

Ora l’amministrazione comunale di San Giovanni ha deciso di rispondere all’interrogazione a cinque stelle. L’appuntamento, inizialmente fissato per il 3 maggio, si terrà sabato 10 maggio alle ore 19 in piazza Immacolata a Scario.

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