Camerota, ecco dove è la draga: monta il giallo del Gallo Cedrone tra vittime politiche e denunce (GUARDA LE FOTO)

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Camerota, ecco dove è la draga: monta il giallo del Gallo Cedrone tra vittime politiche e denunce (GUARDA LE FOTO)

Ha i contorni di un giallo quello che è stato nominato Il Gallo Cedrone. E’ la draga da anni ormeggiata a Camerota, un ferro vecchio galleggiante che è costato al comune di Camerota diverse decine di migliaia di euro, ormeggiato per anni senza mai entrare in funzione, sarebbe servito a risucchiare la sabbia in eccesso dal porto, misteriosamente sparito di notte.

La vicenda La sparizione sarebbe avvenuta nel bel vivo di una polemica, a pochi giorni dalle elezioni, dopo che molti cittadini di Camerota avendone sentito parlare durante i comizi elettorali, come un fatto di spreco pubblico, un esempio di sperpero e di politica sporca, attraverso i social network e per le strade hanno cominciato a chiedersi: che fine ha fatto il gallo Cedrone? A dare il nome di fantasia è stato Domenico Saturno, ex amministratore di Camerota, candidato alle scorse elezioni nella lista che è andata all’opposizione e che, in diverse occasioni, ha portato in ballo la storia di questo relitto di draga. Sciorinando costi, prefigurando anche l’assunzione di due persone imbarcate, Saturno ha diffuso la notizia di uno scempio di quattrini pubblici che arrugginisce, invecchia, marcisce, proprio come la metafora di un carrozzone pubblico, sotto gli occhi di tutti.

«Denunceremo il fatto» Bene il giallo si infittisce il giorno della scomparsa: chi dice che la draga è sotto sequestro, chi invece che è stata venduta, chi che è stata nascosta come a nascondere qualcosa che macchia l’immagine della politica o dei politici legati alla vicenda, fatto è che la polemica monta con effetti, presumibilmente, anche all’interno della casa comunale. La draga è a Policastro. In contatto telefonico con il giornale del Cilento, il sindaco di Policastro Dionigi Fortunato confermerebbe l’indiscrezione. «Qui c’è un relitto spiaggiato senza matricola. E’ un ferro vecchio, non so neppure se sia una draga, tutto arrugginito, come fosse abbandonato in una area marginale adiacente il porto. Stiamo effettuando tutte le relazioni e i rapporti del caso con il nostro ufficio tecnico. Abbiamo già proceduto alla documentazione fotografica e per le relative denunce».

Facciamo il punto Insomma provando a ricostruire la vicenda potrebbe suonare così. La draga è un problema, sarebbe meglio trasformarla in un relitto e collocarla altrove, scaricando il peso a qualche altro. Quindi un furto? Oppure un trasferimento autorizzato? E da chi? E perchè chi se lo trova tra le scatole oggi denuncia il problema di avere un ferro vecchio tra i piedi di cui volersene disfare al più presto? E chi l’avrebbe portata lì? C’è chi racconta al giornale del Cilento che la partenza della draga dal porto di Marina di Camerota è stata ripresa ed oggi c’è il video. Chi dice di avere visto il video racconta di immagini notturne, con più persone all’opera. A questo giornale viene anche detto che il video sarebbe nelle mani dei carabinieri di Camerota, ma non è stato possibile confermare la notizia nonostante i tentativi compiuti. Come non è stato possibile avere il parere del sindaco di Camerota che conosce la volontà di questo giornale ad approfondire la vicenda. Il giornale del Cilento ha inoltrato richiesta formale scritta al Comune di Camerota, attraverso una domanda protocollata, ma ad oggi nessuna risposta. Dalla capitaneria di Porto è giunta risposta verbale al giornalista che ha fatto richiesta di informazioni, volta a spiegare la non competenza sulla materia. Il sindaco è stato raggiunto telefonicamente dal giornalista del giornale del Cilento, si è detto impegnato però disponibile a spiegare la vicenda dando appuntamento alle 19.30 di sera. Il suo cellulare però è risultato spento a quell’ora e anche nei tentativi successivi. Un ultimo tentativo è avvenuto domenica mattina, il telefono del sindaco suona, sa il sindaco che questo giornale vuole informazioni su quella vicenda, ma risponde un’altra persona non identificata che informa questo giornale del fatto che il sindaco è impegnato e non può rispondere.

Da ambienti vicini alla maggioranza giunge una informazione a questo giornale: «C’è un’ordinanza del sindaco – per questo giornale ci sarebbe – che avrebbe disposto la delocalizzazione del mezzo. All’inizio doveva essere portato a Policastro ma pare che questa cosa non fosse possibile perchè il mezzo è in disarmo. E le procedure in questi casi sono molto complesse». Allora, se questa dichiarazione non è una bufala, – non si ha motivo per considerarla tale, vista la fonte – con l’ordinanza si prova a delocalizzare. Ma dove? E se c’è un’ordinanza perchè si preleva il Gallo Cedrone in piena notte? Quindi procedere come desiderato sarebbe impossibile occorre un altro piano. Ma disegnato da chi?

Panoramica Insomma da Camerota il relitto spiagga a Policastro e nel frattempo nel Comune di Camerota ci sono riunioni fiume. La presidente della società del porto “La marina de il Leon de Caprera”, Jessica Cortazzo di fresca nomina è sostituita, al suo posto arriva un giovane di Marina di Camerota, noto per essere rappresentante della Cab, l’associazione dei balneari, di nome Raffaele Esposito. Il dimissionario Tommaso Pezzuti, vicepresidente della società portuale, è stato rimpiazzato da Sofia Luise. Nuovo segretario comunale è Luigi Cupolo, già segretario nell’aministrazione Troccoli. L’assessore che più in assoluto si è occupato di questioni legate al porto, Orlando Laino, cambia deleghe e dal porto, che viene ceduto a Alfonso Esposito, passa all’urbanistica. Insomma rimpasto immediato in maggioranza dopo che non c’è stato neppure il tempo di prendere possesso della scrivania. C’è chi sostiene che di mezzo ci sono carte bollenti e paura di assumersi responsabilità su fatti che puzzerebbero di guai. Ci sarà per caso l’ombra del Gallo Cedrone di mezzo? 

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