Vassallo: l’assenza di risposte, l’omertà, le indagini e il silenzio assordante di Pollica
| di Redazione«Si muove solo la Fondazione Vassallo, presieduta dal fratello – si legge ancora – per celebrare la memoria del sindaco ucciso in giro per i comuni d’Italia, soprattutto del centro-nord, come testimonianza di un altro sud. A tale iniziativa è aggregata la ricerca di mercati per i prodotti locali, in particolare in Emilia, e di possibili investimenti della cooperazione nel Cilento. L’una e l’altra cosa vanno bene; per rafforzare un’idea nazionale del paese, la prima, e un’economia più produttiva e sana nel Cilento costiero, la seconda. Sono entrambe fragili, però, se prescindono da un’analisi e da un quadro d’iniziative nei comuni cilentani. L’anno scorso un buon amico della Fondazione Vassallo, che ha avuto parte nella costruzione del gemellaggio con Bologna, (ripeto, l’anno scorso) vedeva rischi di regressione e scriveva: i segni… s’intravedono nell’atmosfera cupa che si respirava nel paese, appena al di fuori… della manifestazione, alla quale ben pochi concittadini hanno partecipato. Qualche giorno fa, il fratello Dario ha rilasciato un’intervista assai più indicativa. Egli, nella sostanza, ha detto che la Fondazione non promuoverà più iniziative a Pollica, vedendovi disinteresse, ostacoli, omertà e copertura degli accordi che si prendevano alle spalle del sindaco ucciso; che l’identità datale da Vassallo è persa, e che gli abitanti del posto finiranno per fare i garzoni di gente venuta da fuori. Non è il caso di aprire una riflessione effettiva, fare un bilancio e capire su cosa lavorare?».
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