Vallo della Lucania: “Vallo Citta’ Solidale”, detenuti al lavoro per migliorare l’ambiente

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Vallo della Lucania: “Vallo Citta’ Solidale”, detenuti al lavoro per migliorare l’ambiente

Per il secondo anno consecutivo il progetto “Vallo Città Solidale” ha visto il recupero ambientale di alcune aree degradate della cittadina cilentana attraverso un protocollo d’intesa tra l’istituto Penitenziario e il Comune.
sono stati impiegati alcuni detenuti della Casa Circondariale di Vallo della Lucania. I detenuti  hanno pulito le aree verdi della frazione Pattano e dell’uscita della variante alla S.S. 18, che versavano in uno stato di grave degrado, e che nei prossimi mesi saranno piantumate sempre dai detenuti.
Tale iniziativa di alto profilo sociale, ha visto il grande impegno di Attilio Molinaro assessore alle politiche Sociali e di Antonio Laurito, consigliere personale del sindaco, si inserisce negli obiettivi che l’amministrazione si è posta per riscrivere un nuovo “Welfare” capace di essere vicino agli svantaggiati e favorirne un percorso di recupero ed inclusione sociale.
L’azione si svolge all’interno della programmazione sperimentale del ministero della Giustizia in ambito penitenziario, volta a favorire il coinvolgimento dei detenuti in attività lavorative di pubblica utilità come valido strumento di riabilitazione sociale e, allo stesso tempo, come forte messaggio di legalità e rispetto di norme e regole.
In tale contesto il lavoro riveste un ruolo di assoluta centralità nel percorso finalizzato al reinserimento sociale ed alla riabilitazione del detenuto che, proprio attraverso l’impegno quotidiano, può emanciparsi e riappropriarsi di valori etici e del senso di legalità smarriti. Il lavoro, dunque, non è solo il più valido strumento trattamentale ma è  anche un’efficace risorsa per l’acquisizione di conoscenze e competenze utilmente spendibili nella fase post-detentiva, con evidenti ricadute positive sul piano della recidiva.
Aloia, primo cittadino di Vallo dice: « Tutti ugualmente, istituzioni pubbliche e associazioni, siamo chiamati ad offrire un aiuto concreto a chi attraversa momenti difficili. Nel caso specifico è necessario che chi si trova in carcere sia aiutato soprattutto nella delicata fase del suo reinserimento sociale». Continua «Per tale ragione è necessario trovare una società disposta ad accogliere chi ha sbagliato e farli sentire uomini e cittadini ancora utili alla comunità. Solo infatti dalla disponibilità e dalla collaborazione di tutti può nascere un mondo più accogliente, veramente a misura d’uomo».
«La realizzazione di tale progetto è stato possibile innanzitutto» conclude Aloia «grazie all’impegno, alla professionalità ed alla dedizione di tutti i dirigenti della casa Circondariale di Vallo della Lucania cominciando da Maria Rosaria Casaburo, direttore della casa Circondariale, Alessandra Iandiorio, vice commissario Francesco Pierri, sostituto commissario ed al corpo di polizia Penitenziaria ed il personale tutto della Casa Circondariale di Vallo della Lucania a cui va tutta la nostra profonda gratitudine per la preziosissima collaborazione.»

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