Il delitto di Agropoli a ‘La vita in Diretta’: «Marco aveva ricevuto delle minacce»

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Il delitto di Agropoli a ‘La vita in Diretta’: «Marco aveva ricevuto delle minacce»

Una coltellata al collo. Così è stato ucciso Marco Borrelli, un ventenne di Agropoli, nel Cilento, per mano di Mrabet Nezar, ex fidanzato della ragazza che la vittima frequentava da un mese. Il tunisino residente a Castellabate, durante l’interrogatorio avrebbe ammesso le sue responsabilità. Un brutale delitto, avvenuto giovedì sera intorno alle 20, scaturito, probabilmente, dal non essere riuscito ad accettare la fine della relazione con la ragazza il nuovo rapporto con il 20enne. «Lui aveva ricevuto delle minacce ma in momenti di rabbia, non ci aspettavamo una cosa del genere», dice una ragazza che conosceva Marco alle telecamere de La vita in diretta. «Per quello che sappiamo noi era anche violento», aggiunge. 

La vittima e il tunisino si conoscevano. Avrebbero percorso insieme un chilometro a piedi, poi lo ha colpito. Il corpo è statto trovato venerdì pomeriggio in mezzo alla vegetazione, nei pressi del Parco Le Ginestre, un parco residenziale all’inizio di Agropoli. Al collo una profonda ferita provocata da un’arma da taglio e poco distante un coltello insanguinato. In poche ore i carabinieri della compagnia di Agropoli, diretti dal capitano Francesco Manna, lo hanno identificato, che dopo averlo colpito lo ha afferrato per i piedi e lo ha lasciato vicino a un mucchio di detriti e foglie secche. Per l’avvocato della famiglia, Franco Cardiello ci sono ancora alcuni punti da chiarire: «ritengo che potrebbero esserci stati eventuali complici» dice al quotidiano La città di Salerno. 

Il profilo Facebook di Marco, ancora aperto, nelle ultime ore si è riempito di commenti di amici o di sconosciuti. La maggior parte esprime cordoglio. Lochiamano «un angelo volato in cielo troppo presto». Altri commenti sono più forti: «Ma dove siamo arrivati? Cos’è diventato questo paese? Non si può uccidere un ragazzo di 20 anni. Spero che chi ha fatto questa cosa così brutta paghi, ma paghi soffrendo tantissimo».

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