«Ferrovia negata», la Sicignano-Lagonegro in un’inchiesta del Tg3

| di
«Ferrovia negata», la Sicignano-Lagonegro in un’inchiesta del Tg3

Fuori Tg nel Vallo di Diano per la questione della ferrovia negata. La questione della rete ferroviaria Sicignano-Lagonenegro che attraversa il Vallo di Diano è finita nella rubrica giornalistica TG3 (Fuori TG del 06-11-2014 dal min. 11:25 al min. 12:35, reperibile al link. Dal sopralluogo del giornalista sul tratto della ferrovia all’altezza di quella che sarà la zona industriale di Sala Consilina si è rilevato che una parte di strada ferrata è ormai scomparsa per permettere l’attraversamento dei mezzi pesanti dalla Ss19 ai capannoni che si stanno costruendo nel versante a valle del tracciato ferroviario nella zona di ampliamento della zona PIP, così come si evince anche dal video mandato in onda dal TG3.

«Ricordiamo che è in corso un processo, per un caso simile, nei confronti dell’ex-sindaco di Sala Consilina. – fa sapere a mezzo stampa il responsabile Codacons Vallo di Diano, Roberto De Luca – Il processo nasce in modo del tutto fortuito. La vicenda avrebbe seguito il destino di tante altre nostre segnalazioni e si era avviata sul percorso dell’archiviazione, se non avessimo presentato opposizione alla richiesta di archiviazione. Tutta la storia è stata raccontata in un precedente comunicato del 05-01-2013, che riportiamo di seguito».

«Nel marzo del 2010 – continua De Luca – denunciammo alla stampa il danneggiamento della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro durante l’edificazione del viadotto dell’autostrada A3 Sa-Rc in località Quattro Querce a Sala Consilina. L’Amas emise un comunicato stampa ufficiale che negava qualsiasi danneggiamento. Tale comunicato veniva smentito il giorno dopo (9 marzo 2010) dalla pubblicazione di nostre fotografie anche sulla stampa. Nell’aprile del 2010 presentammo quindi denuncia per questa vicenda. Inoltre, da un significativo fascicolo fotografico sullo stato dei luoghi del Corpo Forestale dello Stato e dal verbale di accertamento della Direzione compartimentale di Rete Ferroviaria Italiana (R.F.I.) del marzo 2010 si evinceva che una stretta strada comunale di campagna, parallela alla linea ferroviaria, al servizio di un complesso immobiliare privato di nuova costruzione in località S. Maria della Misericordia, aveva invaso il demanio pubblico ferroviario. Tutte queste notizie erano contenute nel fascicolo sottoposto al vaglio della Procura della Repubblica di Sala Consilina».

«Il Procuratore della Repubblica, Amato Barile, – continua De Luca – tuttavia, inoltrava richiesta di archiviazione, per i fatti da noi denunciati, al giudice delle indagini preliminari. Il Gip, di contro, disponeva – anche a seguito di una nostra opposizione alla richiesta di archiviazione – l’imputazione coatta per danneggiamento della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro nei confronti del direttore dei lavori relativi alla costruzione del viadotto, Castrignanò Ruggero Giuseppe, e del direttore dei lavori dell’ANAS, Sabato Francesco. Lo stesso GIP ordinava  imputazione coatta del Sindaco di Sala Consilina, Ferrari Gaetano, per occupazione di demanio pubblico ferroviario, per i lavori di allargamento ed asfaltatura della stradina comunale descritta sopra. La nostra associazione ha esposto questi fatti recenti e, al contempo, l’annosa questione della convivenza (a nostro parere forzata) tra lo Sport e il Commercio nello Stadio Comunale “Osvaldo Rossi” alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro».

©


Consigliati per te

©Riproduzione riservata