Terza categoria: a tu per tu con Armando Del Gaudio, trequartista del Lentiscosa

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Terza categoria: a tu per tu con Armando Del Gaudio, trequartista del Lentiscosa

Il calcio è pieno di storie che valgono la pena di essere raccontate e non solo di tattica, goal e fuorigioco. Ascoltare le parole del trequartista del Lentiscosa, al secolo Del Gaudio Armando, 22 anni, non fa altro che riempirci il cuore di gioia e ci fa comprendere l’immensità dei sogni e di quanto un pallone che rotola possa essere anche amore. Da subito, la prima cosa che ci ha colpito in Armando è stata la grande voglia di elogiare la società, i compagni e tutti quelli che si sono impegnati in modo da far tornare il calcio a Lentiscosa.

Armando, come stai? Sei pronto a questa chiacchierata?

Prontissimo. Innanzitutto, prima che lei attacchi con le domande, voglio mettere in risalto la grande soddisfazione che noi tutti abbiamo in paese per il ritorno al calcio di Lentiscosa. Erano ben 14 anni che non si faceva la squadra, e quindi un plauso alla dirigenza e in particolare al presidente Fimiani. E’ solo grazie a lui e a un gruppo di persone che tutto questo è stato possibile.

Beh, a questo punto può parlare anche da solo per tutto il resto dell’intervista. Scherzi a parte, ci dica qualcosa in più sulla sua squadra.

Beh, la nostra compagine è variegata bene, in quanto possiede il giusto mix di esperienza e freschezza giovanile, virtù che nel calcio si mischiano alla grande come lei ben sa. Per quanto riguarda i miei compagni, posso citare Gianluca Troccoli e la sua grandissima esperienza, sempre utile. Altro nome da tenere d’occhio è il nostro attaccante Luigi Perazzo, veloce e fotissimo fisicamente, in grado di fare reparto da solo lì davanti, ma piuttosto che soffermarmi sui singoli preferirei elogiare tutta la squadra, che è composta da ragazzi davvero interessanti.

Cosa ci dice del mister Citro?

La prima parola che mi viene in mente è passione. Passione smodata per la sua creatura. Il mister pur venendo da un altro paese (Marina di Camerota), si è calato alla perfezione nell’ambiente dimostrando grande intelligenza, non solo calcistica, ma anche umana. Citro è molto colto tatticamente, e sono convinto che con lui quest’anno possiamo fare benissimo.

Per quanto riguarda lei?

Io cerco di essere il trequartista della squadra, anche se mi adatto un po a tutto quello che decide il mister. La mia storia è semplice: ho sempre amato il calcio, fin da piccolo, infatti per circa 8 anni ho giocato tra giovanili e juniores a Marina di Camerota. Poi la notizia del ritorno della squadra. Lei non può capire la mia gioia, o forse può farlo perché anche lei amante del calcio. Non potevo passare in altre società calcistiche. Ho avuto molte offerte, allettanti, ma il mio sogno era giocare con i colori del mio paese, e alla fine l’ho realizzato.

Com’è l’ambiente a Lentiscosa?

Guardi, non ho nessuna remora a dire che secondo me i tifosi del Lentiscosa siano i migliori che la piazza possa offrire. Pensi ad una terza categoria e pensi a spalti con sopra 300/400 persone se non di più. Cosa ne dice? Beh, è la realtà dei fatti, ogni domenica. Calore e passione sono il dodicesimo uomo in campo. Una nota vorrei farla sulla grande organizzazione: bar, servizi igienici a disposizione dei tifosi. Dove altro trova queste caratteristiche, in una terza categoria?

Nel prossimo turno sarete impegnati contro il Capitello, che finora viaggia a punteggio pieno, mentre voi avete raccolto una sconfitta e un pareggio. Cosa ne pensa di questo incontro?

Innanzitutto, ritengo prematuro guardare la classifica dopo appena 2 turni di campionato. Finora abbiamo dimostrato di essere competitivi, nonostante i risultati non esaltanti, ma domenica giochiamo in casa, e come le ho detto prima, la passione della gente saprà travolgerci come un fiume in piena. Siamo pronti a dimostrare a tutti la nostra forza. L’avversario è ostico a quanto sembra, ma noi non abbiamo paura.

Nel salutare Armando gli auguriamo un grandissimo in bocca al lupo per il prosieguo della stagione, complimentandoci con lui per la sua passione e serietà, qualità tutt’altro che scontate nel calcio di oggi.

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