Tragedia infinita, muore Mango e il fratello maggiore: malore anche per gli altri 2 fratelli

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Tragedia infinita, muore Mango e il fratello maggiore: malore anche per gli altri 2 fratelli

Dopo la morte di Pino Mango, grande cantautore italiano originario di Lagonegro, è venuto a mancare anche suo fratello colpito da un malore durante la veglia di Pino. Un dramma nel dramma. Pino Mango era molto conosciuto e benvoluto dal popolo del Cilento e Vallo di Diano. Aveva mosso i suoi primi passi da artista proprio in queste terre e a Policoro, domenica, durante un concerto è stato colpito da un infarto mortale. Il giorno seguente è morto suo fratello maggiore, ma la tragedia per la famiglia non è finita qui: Michele e Armando, compositore di alcune delle canzoni più famose, si sono recati in ospedale per andare a trovare il fratello maggiore ignorando che fosse morto, e appena giunti al pronto soccorso si sono a loro volta sentiti male e sono stati ricoverati entrambi.

Due fratelli morti a 24 ore di distanza, altri due che accusano malori. E la medicina cerca di leggere. «Una forte emozione, come la morte di un fratello, mette alla prova il cuore al punto che in alcuni casi si parla proprio di sindrome del crepacuore». Lo sottolinea Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia dell’università Cattolica di Roma, commentando la vicenda al quotidiano Leggo.it. «La sindrome del crepacuore colpisce soprattutto le donne, assomiglia molto ad un infarto anche se i sintomi sono meno forti – spiega l’esperto – inoltre non è infrequente che un’emozione forte come un lutto scateni qualche patologia cardiaca, come un infarto o un’aritmia maligna».

Nel caso di Mango, spiega Rebuzzi, ci sono diverse possibili spiegazioni. «Potrebbe esserci una malattia cardiaca familiare, che quindi avevano entrambi oppure i due fratelli condividevano gli stessifattori di rischio, dallo stile di vita al diabete. In entrambi i casi la produzione di adrenalina che si ha quando c’è una forte emozione potrebbe aver fatto da detonatore per l’evento che ha portato alla morte».

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