Campo ‘Barone’ a Camerota, Scarpitta: «Sindaco metta nero su bianco e dimostri di voler fare presto. Ecco le tappe»

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Campo ‘Barone’ a Camerota, Scarpitta: «Sindaco metta nero su bianco e dimostri di voler fare presto. Ecco le tappe»

Botta e risposta tra Antonio Romano, sindaco del comune di Camerota, e Mario Scarpitta, consigliere di minoranza e presidente dell’associazione ‘Tuttinsieme’. Al centro del dibattito c’è il campo polifunzionale che l’ex campione del mondo di calcio Simone Barone ha deciso di donare al comune cilentano. La notizia ha fatto il giro dello Stivale con un comunicato stampa che il primo cittadino ha inviato alle agenzie di stampa e ai quotidiani locali e nazionali. Comunicato che, secondo voci molto vicine al calciatore, non sarebbe andato giù all’ex centrocampista di Livorno, Palermo, Parma, Cagliari e Torino. L’ex azzurro, sempre secondo indiscrezioni, non avrebbe nemmeno accettato le telefonate del sindaco. «Ho delegato Scarpitta ed è con lui che bisogna parlare», avrebbe detto Barone. Lo stesso Scarpitta ha rilasciato una video intervista al giornale del Cilento per chiarire alcuni aspetti e ha chiesto, tramite il proprio profilo Facebook, un incontro pubblico per discutere sul da farsi. Per la costruzione dell’impianto il Comune non deve sborsare nemmeno un euro, ma deve mettere a disposizione un terreno pubblico sul quale sorgerà il campetto ‘mini-pitch’.

Dopo le ultime dichiarazioni del sindaco tramite una tv locale, il consigliere di opposizione Scarpitta ha inviato una lettera alla nostra redazione. La pubblichiamo integralmente:

Cari lettori vi scrivo a proposito del campo sportivo che Simone Barone, campione nazionale, vuole donare a Camerota, nell’ambito del progetto “23 campi per 23 campioni”. A seguito di una mia videointervista pubblicata su questo giornale, il sindaco di Camerota ha risposto tramite una tv locale, come è solito fare, credendo cioè di ingannare la gente e presumendo di darsi l’immagine di colui che il campo lo vuole fare e anche subito. Bene, allora mettiamolo alla prova. Non tempi rapidi, ma rapidissimi. Ed ecco di seguito la road map da seguire mi auguro in maniera spedita. Prendo tuttavia atto del fatto che oggi il sindaco riconosce nella mia persona il delegato da Simone Barone a svolgere tutti gli atti finalizzati alla realizzazione dell’opera. Cosa fino a ieri ignorata, come conferma il tentativo di scavalcarmi contattando direttamente il giocatore nazionale che ha rinviato nuovamente ogni riferimento alla mia persona. Premetto anche che il sindaco sta utilizzando il messaggio dell’attesa della scheda tecnica solo come spauracchio come finzione da fare bere a tutti. Sarebbe infatti assurdo credere che un sindaco non sappia che la scheda tecnica si realizza dopo il sopralluogo sul sito. Infatti l’individuazione dei materiali dipende anche dalla composizione del suolo e varia a seconda che si tratti di terriccio, pietrisco, cemento, terreno misto a pietra, materiale di riempimento o altro. La ditta scelta dal Coni impone un protocollo che non è di certo quello del campo realizzato a Licusati con materiali di fortuna, non a norma e non all’altezza di quello che merita la popolazione di Licusati. La ditta del Coni garantisce infatti che all’indomani del sopralluogo, in tempi brevi, si otterrà la scheda-progetto da dove si evince quali materiali sono utilizzabili per un impianto a norma. E’ ovvio – e non occorre nè una scheda nè una enciclopedia per intuirlo – che il terreno debba avere una dimensione tale da accogliere un campo regolamentare, oltre alle pertinenze e agli spazi che consentono un eventuale ampliamento e parcheggi. Quindi non perdiamoci in commedie e sceneggiate e procediamo. Ora mi tappo occhi e orecchi, colgo la palla al balzo e dico che visto che il sindaco vuole dimostrare di accelerare io sono più che pronto, prontissimo.

Ecco le tappe:

  1.  1 Rispondere in maniera istituzionale e non sui giornali, con atto amministrativo quindi, nero su bianco, sull’accoglimento di queste tappe e della proposta da me presentata, quindi sulla disponibilità di realizzare l’opera. Proprio come ho fatto io con carte protocollate. Vista l’abilità dimostrata e dimostrabile a ritrattare le parole date, si richiede massimo rigore nelle procedure.
  2.  2 Incontro pubblico da fissare in brevissimo tempo per verificare le disponibilità di terreni privati e pubblici per l’individuazione del sito più idoneo al campo di calcio. In modo che venga rispettata l’intenzione di Barone e la mia sulla trasparenza nei confronti dei cittadini già chiamati in causa per valutare eventuali disponibilità di terreni. Significa che sia il Comune che i privati possono donare il terreno, mettiamo tutti a confronto e scegliamo quello più idoneo nella massima trasparenza.
  3.  3 Regole chiare scritte nero su bianco per quanto riguarda la gestione del campo. E’ da premettere fin da subito (ripeto: nero su bianco) l’esclusione della gestione politico-clientelare dell’attività. Come è da premettere che per il sottoscritto e per Barone le regole sulla gestione vengono prima della realizzazione, cioè sono una premessa ineludibile. Stiamo facendo un campo che duri e funzioni negli anni, non un’opera da utilizzare politicamente o elettoralmente per poi abbandonarla al degrado, come abbiamo visto in questi anni. Un’opera per i cittadini e non per arrivisti politicanti. Quindi assicurazioni scritte sul fatto che la gestione debba essere affidata alle associazioni a vantaggio di tutti i cittadini del Comune di Camerota. Siamo disponibili a consegnare le regole scritte anche all’incontro pubblico.
  4. 4 Solo dopo avere accertato i tre punti precedenti e quindi essere venuti a conoscenza anche delle caratteristiche del sito sarà possibile fare un sopralluogo con la ditta esecutrice (individuata dal Coni) e realizzare la scheda tecnica ad hoc, cioè specifica per il contesto individuato.

Restiamo io e Barone in attesa, e non loro, delle documentazioni opportune. Quindi, ricapitolando, per iscritto il sindaco metta la disponibilità ad accettare queste tappe, questo cronoprogramma innanzitutto e poi la disponibilità alla realizzazione dell’opera (attenzione non si limiti alla disponibilità ma accetti questo accordo di programma, queste tappe). Provvederò a organizzare, come scritto nella delega, l’incontro pubblico con l’amministrazione, associazioni, cittadini e privati, appena riceverò l’atto amministrativo di accoglimento dell’accordo.

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