Vallo della Lucania, la minoranza: «Il Puc è la pietra tombale sullo sviluppo della città»

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Vallo della Lucania, la minoranza: «Il Puc è la pietra tombale sullo sviluppo della città»

Lo sviluppo urbanistico di Vallo della Lucania è il tema centrale della popolazione della cittadina cilentana in quest’ultimo periodo. Prima il Piano urbanistico comunale, poi i lavori di riqualificazione di Piazza Vittorio Emanuele, poi di nuovo il Puc e quindi lo stadio che dovrebbe sorgere alla periferia di Vallo della Lucania.

Così, ieri sera venerdì 10, il gruppo consiliare di minoranza ‘Grande Vallo’ si è riunito presso l’ex convento dei Domenicani per discutere con i cittadini del Puc adottato dall’amministrazione Aloia.

«Botti di Capodanno? No! Solo Miccette! Non è un Puc, ma una P.t.s., vale a dire la Pietra tombale sullo sviluppo della nostra città» così il manifesto che ha preceduto l’incontro di ieri.

Una reazione unanime quella dell’opposizione che, nel corso della serata, ha mostrato la propria contrarietà al Piano urbanistico comunale: «Quando si compiono scelte urbanistiche e non solo, che incideranno sulla vita della comunità, è fondamentale che lo strumento adottato sia in grado davvero di disegnare la città che tutti sognano» tuona la minoranza, che lancia un monito: «La lastra lapidea posta all’ingresso della variante è l’avvisaglia di quello che sarà, se non ci muoviamo in fretta».

Entrando nel merito: «Questo è un Puc che cambia il mercato – spiega Romaniello durante l’incontro –. Il prezzo per gli interventi urbanistici salirà e si poteva ideare qualcosa di meglio, ad esempio nella zona del tribunale, dove c’è una palese carenza di parcheggi. Ma anche lo stadio che dovrebbe ricadere in zona C del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il nuovo Puc prevede solo palazzi, forse si potrebbe pensare anche a delle zone dove fosse possibile qualche tipologia edilizia diversa, come le villette a schiera». 

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