Tagli, nel Cilento e Valdiano chiudono 45 uffici postali: ecco l’elenco delle sedi comune per comune

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Tagli, nel Cilento e Valdiano chiudono 45 uffici postali: ecco l’elenco delle sedi comune per comune

Un migliaio di uffici postali italiani dovrebbero finire con le saracinesche abbassate.

Poste italiane, infatti, ha consegnato ad Agicom un elenco di sportelli che non sarebbero abbastanza redditizi da giustificarne l’esistenza ed ovviamente anche Cilento e Valdiano saranno colpiti dalla ‘manovra’.

A farne le spese ovviamente i piccoli comuni e frazioni più interne con relativi disagi soprattutti per gli anziani ma non solo; il progetto di riorganizzazione che le Poste hanno inviato all’Agcom prevede al momento in tutto il Paese 1.156 sportelli da chiudere ed altri 638 da ‘razionalizzare’ riducendone orario e  giorni d’apertura.

Poste Italiane si difende «Non li vogliamo chiudere», spiega Massimo Sarmi, amministratore delegato di Poste Italiane: «Quel report è una lista che siamo obbligati a inviare ogni anno all’autorità di riferimento, cioè all’Agcom. Però sono sportelli effettivamente sotto i parametri di economicità, quindi per non tagliarli stiamo raggiungendo accordi con gli enti locali per trasformarli in centri multiservizi». L’idea, dunque, è questa. Visto che il volume del traffico postale continua a diminuire (-10 per cento nel 2011 rispetto al 2010), gli uffici devono riciclarsi. “Per esempio offrire al comune di occuparsi della cartografia digitale – spiega Sarmi – per un piccolo ente costerebbe circa 5 mila euro. Oppure aprire al cittadino una serie di servizi a pagamento, come il rilascio di certificati anagrafici o la possibilità di saldare il ticket sanitario”.

Le raccomandazioni non bastano Nonostante le rassicurazioni, c’è preoccupazione. L’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani, ha precisato che ogni iniziativa deve avvenire «in collaborazione con gli enti interessati», e non unilateralmente. I sindacati del settore, Slp-Cisl e Slc-Cgil, promettono battaglia, anche perché sul tavolo della trattativa ci si sono 1763 esuberi nel settore ‘Recapito’ . «Nessuno sarà licenziato», rassicura Sarmi.

Gli uffici di Cilento e Valdiano a rischio chiusura

Castelnuovo Cilento, Vallo stazione (Castelnuovo), Marina di Pisciotta (Pisciotta), Villa Littorio (Laurino), Moio della Civitella, Abatemarco ( Montano Antilia), Arena Bianca (Montesano sulla Marcellana), Battaglia (Casaletto Spartano) Caprioli (Pisciotta), Cardile (Gioi), Castelruggero (Torre Orsaia), Fonte (Roccadaspide), Foria (Centola), Galdo degli Alburni (Sicignano degli Alburni), Gorga (Stio), Ispani, Lentiscosa (Camerota), Licusati (Camerota),  Magliano Nuovo (Magliano Vetere), Mandia di Ascea (Ascea), Massicelle (Montano Antilia), Pattano  (Vallo della Lucania), Perrazze (Palomonte), Piano Vetrale (Orria), Poderia (Celle di Bulgheria), San Marco di Teggiano (Teggiano), San Nicola di Centola (Centola ), San Sumino (Ceraso), Santa Barbara (Ceraso), Santa Marina, Sicili’ (Morigerati), Sorvaro (Butani), Terradura (Ascea) Tufariello (Buccino), Eredita (Ogliastro Cilento), Montecicerale (Cicerale), OmignanoSan Mango Cilento (Sessa Cilento), Salitto (Olevano sul Tusciano), Agnone Cilento (Montecorice), Acquavella (Casal Velino),  Pioppi (Pollica).
Torchiara chiusura amministrative.
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