Vallo di Diano. La sindrome dell’altrove colpisce ancora?

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Vallo di Diano. La sindrome dell’altrove colpisce ancora?

Il sindaco di Atena Lucana, Sergio Annunziata, si è di recente lamentato sulla stampa locale circa una presunta latitanza, durante il periodo estivo, del trasporto pubblico gestito dalle aziende private. Forse un assiduo lettore di Cartesio, lo stesso sindaco faceva notare, nel suo intervento, come fosse difficile raggiungere un punto B, partendo da un punto A (abbastanza diverso da B) del Vallo di Diano, con mezzi pubblici. Egli, infatti, giustamente ha notato che, mentre nel periodo scolastico gli autobus di linea abbondano (come pure abbonda la presenza degli studenti su di essi, a volte anche a discapito della sicurezza, n.d.r.), durante il periodo estivo, per un semplice cittadino non munito di auto è molto difficile raccordare i punti A e B con una curva piana di natura qualsiasi sul piano (vallata) Cartesiano.

Come d’obbligo, allora, egli ha proposto una soluzione: utilizzare i mezzi in dotazione della Comunità Montana del Vallo di Diano (CMVD) e del Piano Sociale di Zona (PSZ) per la mobilità locale durante i mesi estivi. Abbiamo quindi approfondito la fattibilità della proposta del sindaco di Atena Lucana, che tanti meriti ha acquisito nel passato nel campo della raccolta differenziata e che oggi presiede, come logica conseguenza dei meriti acquisiti, la Conferenza dei Sindaci dell’ASL di Salerno. Tuttavia, dobbiamo dire, con nostro grande rammarico, che la proposta del Sindaco di Atena Lucana non è percorribile per i seguenti motivi.

Per quanto riguarda gli autobus in dotazione alla CMVD, sembra che essi siano in perfetto stato di conservazione (forse ibernati per un mondo futuro) ma che non esistano gli autisti, all’interno dell’Ente, che possano guidarli. E a guardare a fondo nelle cose, qualora qualcuno fosse interessato, una logica Cartesiana in tutto questo sembra esistere. Per quanto concerne i due mezzi in dotazione al PSZ, inoltre, essi sono stati trasformati per il trasporto di portatori di handicap su sedia a rotelle. Infatti, in questi mezzi, tre posti a sedere (su massimo nove) sono stati rimpiazzati da un pianale mobile per invalidi in carrozzella. In questo caso, allora, ci sembrerebbe un’ingiusta marcia indietro quella di voler utilizzare questi furgoncini per favorire la mobilità locale, essendo essi oggi utilizzati soprattutto per il nobile scopo di aiutare i portatori di handicap.

Pertanto, sembra che la proposta del sindaco di Atena Lucana sia impraticabile. Tuttavia, le rimostranze dell’amministratore locale sono più che giustificate. In questo comunicato vorremmo solo aggiungere che negli interventi sulla stampa non si può dimenticare di citare chi, negli anni, ha ribadito la necessità di un trasporto pubblico integrato per il Vallo di Diano. Non ricordiamo qui le nostre proposte. Eppure, potremmo anche fare il punto della situazione in altri comunicati, se qualcuno venisse improvvisamente colpito dalla “sindrome dell’altrove”, per la quale ci si sveglia una mattina e si vede la realtà e la si considera nella sua estrema crudezza, come se fino al giorno prima si fosse vissuto altrove, appunto.

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