Camerota, installate barriere in cemento per chiudere i parcheggi sequestrati dalla procura

Il blitz è scattato nella notte tra giovedì e venerdì. Lungo la provinciale che costeggia la spiaggia del Mingardo e la Cala del Cefalo a Marina di Camerota, sono entrati in azione i mezzi della provincia e i carabinieri della locale stazione per posizionare, dinanzi le aree adibite a parcheggio e poste sotto sequestro nei giorni scorsi, delle barriere in cemento. Alle operazioni hanno assistito anche i gestori dei parcheggi, i cui nomi compaiono nel faldone delle indagini della procura di Vallo della Lucania, e i titolari degli stabilimenti balneari che lamentano la situazione «critica» che si sta registrando nel bel mezzo del mese di agosto. «Senza questi parcheggi noi non possiamo lavorare. Se non lavoriamo non possiamo mangiare». E’ quello che affermano a gran voce sia i parcheggiatori che i proprietari dei lidi. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Scarapitta ha garantito la piena disponibilità ai gestori dei parcheggi e ai titolari dei lidi a trovare una soluzione alternativa . Ieri mattina una delegazione comunale é stata in Procura per chiedere il dissequestro dei parcheggi. Per oggi è attesa la decisione del giudice.

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