Giunta Sassano rinuncia agli stipendi per aiutare le famiglie: «Ecco come spendiamo i soldi»

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Giunta Sassano rinuncia agli stipendi per aiutare le famiglie: «Ecco come spendiamo i soldi»

«Era il mese di gennaio del 2012 e dovevamo aumentare l’Irpef per sopperire le spese», inizia così l’intervista a Tommaso Pellegrino, il sindaco di Sassano che ha deciso di rinunciare alle indennità comunali per aiutare le famiglie e rammodernare le frazione del comune del Vallo di Diano. «Pur di non caricare le bollette dei cittadini in un momento delicato, cosa ha deciso di fare sindaco?». «Ho riunito la mia giunta, ci siamo guardati negli occhi e siamo arrivati alla conclusione più semplice: rinunciare ai nostri stipendi», racconta il primo cittadino. «Dovevamo alzare l’aliquota Irpef dal 4 per mille al 6 per mille, ma grazie ai soldi che abbiamo racimolato durante l’anno, l’aliquota è rimasta invariata e i cittadini non hanno avuto aumenti sulle tasse». La crisi, la disoccupazione e i problemi: da qualche anno il Cilento e Vallo di Diano vivono una situazione precaria. In una terra dove si arranca, dove si fa fatica ad arrivare alla fine mese, un’amministrazione che decide di giocare in questo modo è sicuramente un toccasana per tutti. Il profilo del sindaco di Sassano è intagliato nella generosità di chi spera di veder risollevata la sua terra, di chi prova piacere nel vedere il decoro urbano curato e le facce sorridenti dei cittadini che al mattino presto si recano in ufficio, nelle scuole, a fare la spesa e a dar da mangiare gli animali e la terra.

Ogni anno, dal 2012, il Comune di Sassano risparmi circa 70 mila euro dalle indennità rinunciate. Nel 2012 i soldi hanno permesso di lasciare immutata l’Irpef. Nel 2013 il sindaco ha avviato una sorta di risanamento economico con una parte dei risparmi, mentre con l’altra ha fatto una promessa: «Con gli stipendi del 2013 siamo pronti a risistemare le strade di tutto il Comune – ha affermato Pellegrino – la manutenzione costa cara, ma è di fondamentale importanza». «Durante i primi mesi dal nostro insediamento – racconta il primo cittadino al giornale del Cilento – abbiamo sistemato l’ingresso della casa comunale perchè io penso che palazzo città deve essere aperto a tutti, è la casa di tutti. Ma soprattutto – dice – abbiamo installato una rampa per i disabili perchè chiunque deve accedere senza discriminazioni». Alla domanda di come verranno spesi i soldi risparmiati nel 2014, Tommaso Pellegrino a telefono sorride e conclude l’intervista con una battuta: «Vorrei prima raggiungere il 31 del mese per poter mettere da parte il primo stipendio mio e della giunta e poi vi comunico cosa faremo, senza soldi nelle mani non facciamo programmi».

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