Cilento, l’agricoltura contro la tossicodipendenza: ecco come si può ripartire dalla terra (VIDEO)

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Cilento, l’agricoltura contro la tossicodipendenza: ecco come si può ripartire dalla terra (VIDEO)

Nel Cilento, tra Morigerati e Caselle in Pittari, si sperimenta l’agricoltura sociale grazie al progetto Ripartire dalla terra, realizzato dalla cooperativa Terra di Resilienza in collaborazione con il Ser.d di Sapri e finanziato con i fondi Otto per mille della Chiesa Valdese. Per alcuni mesi quattro persone, in trattamento da dipendenze, hanno raccolto le olive in alcuni terreni privati di Celle di Bulgheria e li hanno portati al frantoio Marsicani di Sicilì per la molitura in giornata. Ma hanno anche preparato l’orto invernale a Morigerati e imparato a seminare il grano a Caselle in Pittari.

Il primo risultato ottenuto è una produzione di quattro quintali di olio extravergine di oliva in due qualità differenti, una monocultivar provenzale e una monocultivar pisciottana. L’olio prodotto si chiama Meridiano, in riferimento a un libro di Franco Cassano. «Il Sud non più come una periferia ma come un nuovo centro di un’indentità ricca e molteplice, com’è la cornice ideologica del nostro progetto di impresa sociale. – ha spiegato sabato a Sapri, Claudia Mitidieri, socio fondatore di Terra di Resilienza – Noi crediamo fortemente nel valore sociale di quest’attività, perché riesce a mettere a frutto le capacità delle persone ma anche e soprattutto dare una motivazione per crearsi una prospettiva di vita». 

Intervento di Claudia Mitidieri

Alla presentazione del progetto, avvenuta sabato pomeriggio nell’aula consiliare di Sapri, erano presenti, oltre ad Antonio Pellegrino e Dario Marino, presindente e vicepresidente di Terra di Resilienza, anche Annibale D’Angelo, sociologo e dirigente del Ser.t di Sapri che ha spiegato «come questa sia stata per lui una delle poche volte in cui si sia sentito orgoglioso del lavoro fatto, per i risultati ottenuti». Maria De Biase, dirigente scolastica che ha portato l’idea di agricoltura tra i banchi di scuola dei suoi istituti scolastici, ha ripreso un passo del libro di Vincenzo Moretti, l’importanza di mettere nella terra non solo le mani ma anche la testa e il cuore e ha sottolineato «quanto sia importante parlarne ai bambini a scuola per sganciare l’idea di arretratezza dall’immaginario contadino». Al convegno erano presenti anche Giulio Cammarosano, assessore del Comune di Sapri, Giovanni Russo, sociologo del piano di zona S9 e Cono D’Elia, sindaco di Morigerati, il primo ad aver appoggiato le iniziative della cooperativa mettendo a disposizione diversi terreni comunali.

Intervento di Cono D’Elia

Durante il convegno, poi, è stato presentato in anteprima il documentario che racconta i momenti più importanti del progetto, attraverso i racconti dei protagonisti e del loro lavoro quotidiano. Il documentario, disponibile ora anche sul web, è stato realizzato da Giuseppe Jepis Rivello. La musica è di Diego Corini.

Ripartire dalla terra

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Twitter @MariannaVallone

progetto “pilota” che intende sperimentare un primo percorso sociale in grado di offrire agli utenti del Ser.d. contesti non medicalizzati per la cura e l’inserimento socio-lavorativo nell’ambito delle attività agricole. “Ripartire dalla Terra” è, quindi, finalizzato all’inserimento lavorativo di soggetti con problemi di tossicodipendenza attraverso un graduale processo di apprendimento teorico, pratico ed esperienziale. – See more at: http://www.terradiresilienza.it/blog/agricoltura_sociale/ripartiredallaterra/#sthash.oErJO0sc.dpuf
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