Caso Mingardina, don Gianni risponde a Pierro: «Ci spieghi dei fondi destinati alla viabilità cosa ne ha fatto»

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Caso Mingardina, don Gianni risponde a Pierro: «Ci spieghi dei fondi destinati alla viabilità cosa ne ha fatto»

Si difende dalle accuse mosse da Attilio Pierro, don Gianni Citro, parroco di Camerota e organizzatore dell’evento del Meeting del Mare. L’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, attraverso una nota stampa, aveva accusato il parroco camerotano che «i rilevanti finanziamenti elargiti dalla Provincia e dalla Regione per “Meeting del Mare” e di “Palinuro Griffe” sono andati a discapito del Cilento».

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«Pierro continua a dire come un apparecchio telecomandato – ha replicato don Gianni raggiunto dai microfoni del giornale del Cilento – che le strade non si possono aggiustare perché io ho fatto questi eventi con la Provincia. Questa è una delle tante cose che Pierro ignora. I soldi con cui noi abbiamo fatto questi eventi erano fondi Por della Comunità europea destinati alla cultura e allo spettacolo e non alla viabilità».

«Rispetto a tutto ciò – continua il parroco – diffido le amministrazioni locali, sia quella di Camerota che di Palinuro, di essere complici delle chiacchiere di Pierro. Ci spieghi lui invece dei fondi destinati alla viabilità che cosa ne ha fatto. La rotonda a Roccagloriosa che non serve a niente, è servita solo a lui come giostra per le elezioni amministrative nel suo comune. Mentre il tratto più importante di viabilità per l’accesso a Palinuro e Camerota resta con un problema irrisolto. Se quel problema non si risolve, l’estate di Marina di Camerota e Palinuro è finita».

«E’ probabile – prosegue don Gianni – che Pierro non sappia come risolvere il problema perché lui è assessore alla Viabilità ma non sa nemmeno come e perché lo sia. Mi rendo anche conto che per affrontare problemi di natura tecnica di profilo complicato ci vogliono anche persone attrezzate e probabilmente l’assessore Pierro non lo è. Però è attrezzato a fare chiacchiere e dire sciocchezze». «Ormai è passato un anno – ha concluso  – e il problema non si risolve. Dice ancora che a luglio si risolverà ma è già estate. E’ scandaloso».

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