Disastro sanità nel Cilento: ospedali chiusi e ambulanze bloccate dalle lunghe code di automobili

Al primo posto la sanità. Certo, questo dappertutto, ma non nel Cilento. Cittadini e turisti penalizzati dalla decisione dell’Asl di chiudere l’ospedale di Agropoli e dalle lunghe code di automobili che si formano causa lo sbarramento della strada provinciale 430. La Cilentana permette di raggiungere dall’Alto Cilento l’ospedale ‘San Luca’ di Vallo della Lucania, ma visto che è chiusa dal 27 gennaio per una frana e il cedimento dei piloni del viadotto, gli utenti dovrebbero percorrere l’alternativa disegnata nel paese di Prignano. Ma i disagi, in quel punto, sono troppi. La strada interna non riesce a sostenere il carico del traffico. L’asfalto si è spaccato e per salire e scendere dalla collina, soprattutto durante le ore di punta dei week end, si impiega anche più di un’ora. Il racconto di un episodio fornisce al lettore la misura reale dei fatti e la pericolosità della situazione attuale: una donna di Castellabate, poco più che 50enne, è stata soccorsa da una ambulanza nei pressi dell’ospedale (chiuso) di Agropoli. La malcapitata è stata trasferita al ‘San Luca’ di Vallo della Lucania mentre un infarto era in corso. Ma, sfortunatamente, la donna è morta prima di giungere al nosocomio cilentano. Qui la domanda è lecita: attualmente in caso di emergenza, da Agropoli e in generale dall’Alto Cilento, conviene raggiungere l’ospedale di Vallo della Lucania o quello di Battipaglia? Una domanda che ancora deve trovare una risposta e soprattutto una organizzazione da parte dei soccorritori. Intanto a Vallo i ricoveri sono aumentati in modo esponenziale e chi lavora tra i corridoi del ‘San Luca’ è seriamente in difficoltà per l’esubero dei pazienti. Il presidio è al centro del comprensorio e durante il periodo estivo il numero dei ricoveri aumenterà ancora perchè punto di riferimento da Agropoli a Marina di Camerota. 

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