Se non ora quando Vallo di Diano: in Senato aperte le strade per la parità dei sessi in politica

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Se non ora quando Vallo di Diano: in Senato aperte le strade per la parità dei sessi in politica

Raccoglie consenso anche dal Vallo di Diano la legge che prevede l’obbligatorietà di un terzo delle donne nelle liste elettorali e la possibilità della doppia preferenza di genere alle comunali. È il contenuto della legge che il 10 ottobre 2012 è stata approvata. Adesso si attende l’eventuale voto favorevole anche alla Camera dei deputati, perché la nuova normativa possa avere vigore ed efficacia già dalle prossime elezioni e votare, anche nel Cilento, Vallo di Diano e Alburni sia un uomo che una donna alle prossime amministrative del 2013. La legge, così concepita, darebbe un duro colpo alla misoginia della politica italiana in quanto, nelle liste dei candidati nessuno dei due sessi potrà essere rappresentato in misura superiore ai due terzi, a pena della cancellazione dei nomi dei candidati appartenenti al genere più rappresentato. Altrettanto importante, sarà consentito esprimere la doppia preferenza, qualora la seconda sia a favore di una donna. Ciò spianerebbe la strada alle donne nella politica, aggiungendo un ulteriore tassello alla lotta per la parità dei sessi.

Soddisfatto il comitato Se non ora quando – Vallo di Diano il quale auspica che anche alla Camera dei deputati “si raggiunga nuovamente un’intesa politica trasversale, che consenta la definitiva approvazione del testo passato mercoledì al Senato della Repubblica”.

Nel contempo, il comitato, esprime forte riprovazione per l’atteggiamento tenuto dai 90 parlamentari del Pdl e della Lega che hanno pronunciato voto contrario a tale legge, definendola “un obbrobrio”, “una cosa indecente” e “incostituzionale”: «Li invitiamo a non inasprire lo scontro durante il successivo passaggio parlamentare e a non sperare nel voto segreto alla Camera, per affossare definitivamente il provvedimento legislativo. Abbiano il coraggio di esporre la propria faccia per il no, di modo che di fronte all’intero Paese si assumano le responsabilità politiche di un voto negativo. Nel contempo plaudiamo agli altri rappresentanti di centro-destra che hanno votato sì alla legge, dimostrandone l’ordinarietà e nel contempo uniformando il correlato panorama giuridico nazionale a quello comunitario».

«I tempi – conclude il comitato Se non ora quando Vallo di Diano – dimostrano di essere maturi per questa importante innovazione normativa, occorre, quindi, che ad essi si adeguino i nostri rappresentanti parlamentari ed opportunamente si muovano verso il definitivo voto favorevole alle quote rosa per le prossime consultazioni elettorali».

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