Scandalo «Terra dei fuochi», Coldiretti Salerno chiede risarcimento danni d’immagine e lancia Orti d’Italia

| di
Scandalo «Terra dei fuochi», Coldiretti Salerno chiede risarcimento danni d’immagine e lancia Orti d’Italia

«E’ giusto fare chiarezza sui dati relativi ai rifiuti nella Terra dei Fuochi ma si sta creando una psicosi che rischia di minare il settore agricolo anche in provincia di Salerno. Abbiamo già registrato forti segnali di contrazione nelle vendite soprattutto nella quarta gamma che è un settore di eccellenza della Piana del Sele, con un indotto economico ed occupazionale fortissimo che va tutelato». A dichiararlo con una nota stampa è Vittorio Sangiorgio, presidente di Coldiretti Salerno, sul presunto inquinamento dei terreni di Cilento e Vallo di Diano. «Lo scandalo della Terra dei Fuochi sta creando gravi danni al comparto agricolo della provincia di Salerno, in particolare alla quarta gamma, dove si registra una contrazione delle commesse che ormai supera il 30 per cento».

La «Terra dei fuochi» nel Cilento si chiama «Chernobyl»: il dramma dimenticato

«Bisogna scongiurare strumentalizzazioni, la mappatura dei siti inquinati è necessaria ma una cosa è la bonifica ambientale di aree abbandonate e non coltivate, altra è invece l’agricoltura e la sua capacità di generare sviluppo», afferma Sangiorgio in riferimento alla Piana del Sele e alle polemiche sulle mancate bonifiche.

«L’eccellenza dei prodotti agricoli salernitani e della quarta gamma è certificata quotidianamente da serrati controlli dell’Asl e dei diversi enti preposti. Parliamo di un mercato dai grandi fatturati, dove sono stati fatti enormi investimenti in qualità e standard di tracciabilità, un settore strategico soprattutto per la Piana del Sele, che rappresenta un elemento di distinzione per la nostra economia agricola. Non permetteremo a nessuno – assicura Sangiorgio – di boicottare questo segmento strategico per l’agricoltura locale. Coldiretti Salerno è pronta a chiedere il risarcimento danni per il pesante danno economico e di immagine che sta colpendo le nostre aziende». Il presidente di Coldiretti auspica, sul tema, “un intervento immediato dei parlamentari salernitani”: «La questione – osserva – ha una rilevanza di carattere nazionale e nessuno deve sottrarsi alle proprie responsabilità. Se su un terreno inquinato troviamo un bidone con la scritta “Milano” non si può far finta di nulla e chiudere gli occhi».

Infine, lancia sul mercato salernitano il marchio “Orti d’Italia” per identificare prodotti locali di eccellenza che arrivano da piccole aziende della provincia. «Stiamo lavorando ad un accordo tra agricoltori, commissionari agricoli e commercianti che permetterà di accorciare ulteriormente la filiera – spiega Sangiorgio – tagliando i passaggi intermedi che appesantiscono i costi, e consentirà di arrivare direttamente sui mercati all’ingrosso e di valorizzare al meglio la qualità del prodotto che, a marchio ‘Orto d’Italia’, identificherà la frutta e la verdura dei produttori aderenti e sarà garanzia di rispetto di tutte le norme relative alla sicurezza alimentare. In questo modo andremo a valorizzare i prodotti agricoli del nostro territorio garantendo ai consumatori qualità e sicurezza».

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata