“Dove non v’è Legalità non può esservi Libertà” ,PD apre ad un nuovo Mezzogiorno seguendo l’esempio del Sindaco Pescatore

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“Dove non v’è Legalità non può esservi Libertà” ,PD apre ad un nuovo Mezzogiorno seguendo l’esempio del Sindaco Pescatore

I Giovani Democratici e il PD di Serino Circolo “E. Berlinguer”, in collaborazione con il periodicoTrasparenza & Legalità, hanno organizzato presso i locali della propria sede in Via S. Pescatore n°32, per lunedì 19 dicembre, a partire dalle ore 18.30, l’iniziativa: “Dove non v’è Legalità non può esservi Libertà – Il nostro impegno per un nuovo Mezzogiorno seguendo l’esempio del Sindaco Pescatore”.

All’iniziativa prenderanno parte: Marcello Rocco, Segretario PD Serino; Gaetano De Feo, Sindaco di Serino; Stefania Amato, Segretario GD Serino; Carmine G. Parisi, Segreteria provinciale GD Salerno; Antonio Domini, consigliere comunale PD Agropoli; Stefano Pisani, Sindaco di Pollica e Isaia Sales, Professore Università Suor Orsola Benincasa e scrittore.

L’iniziativa interprovinciale, che vedrà uniti i comuni di Serino, Agropoli e Pollica, ha l’obiettivo di contrastare in maniera forte e concreta le varie forme d’illegalità e di collusione presenti  anche all’interno del nostro Partito e delle nostre comunità.

La sospensione per tre mesi  di Carmine G. Parisi, militante PD di Agropoli, e l’espulsione di fatto del consigliere PD Antonio Domini, già Sindaco di Agropoli, deliberate dalla commissione provinciale di garanzia del PD di Salerno sono atti di inaudita gravità per un partito che vuole essere alternativo ai vari Cosentino & co.

La “colpa “ di Parisi e Domini consisterebbe nell’aver  provato a difendere il proprio territorio  dalla cementificazione selvaggia ed aver cercato di ristabilire il principio di legalità e trasparenza messo più volte in discussione nel proprio comune. Significativa è l’inchiesta  sulle “strade fantasma” nella quale la provincia di Salerno, ai tempi amministrata dal centrosinistra  con all’assessorato ai lavori pubblici l’attuale sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, stava pagando per lavori che non venivano realizzati. L’indagine della Magistratura, allora, partì su denuncia del Sindaco di Pollica Angelo Vassallo, contraddistintosi nella sua vita per la tutela e la salvaguardia del suo territorio contro ogni forma di speculazione e d’illegalità, vigliaccamente assassinato  con nove colpi di pistola mentre rientrava a casa in una stradina dietro la sua abitazione.

Il paradosso che in Campania chi denuncia atti illeciti o poco chiari viene allontanato dal Partito Democratico mentre chi si macchia di comportamenti ambigui viene protetto con l’allontanamento dal Partito di chi da “fastidio” o peggio ancora con un silenzio colpevole. Questo stato di cose fa capire le macerie sulle quali siamo oggi e quindi l’urgenza di  ripartire da un rinnovato senso di legalità per ricostruire le nostre comunità ed il nostro ormai logoro Partito.

Per questo ancora una volta chiederemo da Serino che venga fatta luce su quanto accaduto ad Agropoli e che la commissione di garanzia regionale non perda ulteriore tempo .

Nel frattempo provvederemo noi a tesserare Domini e Parisi, che sentiamo nostri compagni ,per aver difeso la propria comunità ed i propri ideali senza timore di quello che gli sarebbe accaduto.

Ancora una volta ci teniamo a ricordare ai vertici del nostro Partito, ed in primis al Segretario regionale Enzo Amendola, che è troppo facile piangere e commemorare i morti ammazzati come il Sindaco di Pollica Angelo Vassallo e lasciare coloro che seguono il suo esempio soli ed esposti a qualsiasi forma di attacco e rischio.

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