Rimane impigliata a un amo, tartaruga Caretta Caretta salvata da un pescatore

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Rimane impigliata a un amo, tartaruga Caretta Caretta salvata da un pescatore

Un giovane esemplare di tartaruga marina Caretta Caretta è stato recuperato stamattina da un pescatore a largo di Acciaroli con un amo infilzato in bocca. La tartaruga, dalle dimensioni di poco più di 60 cm di lunghezza e circa 20 anni, è stata prontamente soccorsa dagli uomini dell’ufficio locale marittimo di Acciaroli, diretti dal maresciallo Marco Greco, e trasferita presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli grazie all’intervento di Lucio Capo del Cea Torre di Mare di Legambiente Paestum e del gruppo sommozzatori dei Vigili del Fuoco.

 Ora come sta? L’animale appare in buono stato di salute e nelle prossime ore i veterinari della Stazione Zoologica lo sottoporranno ai necessari accertamenti per verificare l’entità del danno causato dall’amo, prima di intervenire per rimuoverlo. E’ ancora presto per valutare i tempi per il reinserimento in natura di questo esemplare. Da sottolineare il fatto che il pescatore protagonista della vicenda, Simone Ferrarese, fa parte del gruppo di pescatori coinvolti e formati presso il Museo del Mare di Pioppi sulle procedure da adottare in caso di cattura involontaria di una tartaruga marina, nell’ambito del progetto europeo TartaLife che vede protagonisti Legambiente, Unimar, Cts ed atri partner.

Pisani: «Ottimo lavoro» Questo è solo l’ultimo episodio legato a questo animale registrato nello specchio di mare di Acciaroli. Numerosi i recuperi negli ultimi anni, che danno la misura della predilezione per le coste Cilentane di questo straordinario rettile – risalente a 150 milioni di anni fa e oggi minacciato d’estinzione – al punto di scegliere proprio Acciaroli la scorsa estate per nidificare e dare alla luce ben 116 piccoli. «L’episodio di questa mattina – ha detto il sindaco di Pollica, Stefano Pisani – dimostra quanto di buono si stia facendo nella cooperazione tra più attori territoriali (Comune, Capitaneria, Stazione Zoologica, associazioni ambientaliste e pescatori) per la salvaguardia di questo eccezionale animale. Dopo il felice evento della nidificazione dello scorso luglio, ci stiamo impegnando insieme agli amici di Legambiente per ampliare il lavoro del Museo Vivo del Mare di Pioppi sulle tartarughe marine, affinchè possa diventare presto un punto nevralgico del sistema regionale di monitoraggio e tutela delle tartarughe marine, oltre che di divulgazione ed educazione, come già da tempo avviene. Intanto è stato firmato in Regione il decreto di finanziamento ed andremo presto a gara per la realizzazione di una speciale vasca dedicata al soccorso di questi magnifici animali».

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