Teatro Leo De Berardinis senza autorizzazioni, opposizione deposita interrogazione

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Teatro Leo De Berardinis senza autorizzazioni, opposizione deposita interrogazione

Torna al centro dell’attenzione il teatro ‘Leo De Berardinis’ di Vallo Della Lucania. È di questa mattina la notizia che il capogruppo di minoranza Emilio Romaniello assieme al consigliere Pietro Miraldi abbiano protocollato al Comune un’interrogazione, in cui emergono dei dettagli rispetto alla gestione e  alla situazione burocratica in cui versa il teatro/auditorium. Ad oggi, infatti, nessuno sa ancora come e chi gestirà la struttura ma dall’interpellanza emerge che nel lontano 2012, con una delibera datata 31 maggio, l’amministrazione proponeva ed approvava la costituzione di un nuovo ente sotto forma di Fondazione di partecipazione fra pubblico e privato, ed è proprio su questo che battono Romaniello e Miraldi.

«Perché è un fatto che dopo la contraddittoria delibera di consiglio in cui, a fronte di una proposta di indirizzi sulla gestione della struttura, si ‘anticipavano i tempi’ e, ad ogni modo, si decideva per la ‘prescelta’ costituzione di una fondazione di partecipazione quale soggetto a cui affidare la gestione dell’Auditorium – si può leggere nell’interrogazione – la giunta si contraddice ulteriormente, e rispetto all’’anticipazione’ dei tempi allora sbandierata a giustificazione di una proposta impacchettata e ancora una volta rappresentativa dell’incapacità di codesta amministrazione di attivare qualsiasi confronto e coinvolgimento». I due esponenti della minoranza poi denunciano: «Dopo tre anni si continua ad essere in ritardo al punto che la gestione della struttura è in balia delle decisioni ad ‘usum Delphini’ che fin qui l’hanno già vista essere sede di incontri, spettacoli e raduni senza che si comprenda chi li abbia autorizzati e a quale titolo visto la mancanza di tutte le prescritte autorizzazioni».

Sempre dall’interpellanza emerge come l’amministrazione conceda il teatro per lo spettacolo di Flavio Insinna, in scena stasera, con una delibera datata 6 giugno, cioè quando ancora mancava anche il collaudo. Per legge in assenza di un collaudo con relativo certificato di agibilità una struttura non può essere utilizzata. Proprio qualche giorno fa il giornale del Cilento ha contattato l’esponente della maggioranza Celestino Sansone in merito alla gestione del “Leo De Berardinis”

«Il teatro in questo momento continua ad essere nelle mani del comune poi bisognerà prendere decisioni in merito alle modalità di gestione – spiegava Sansone – se rimarrà in mano al comune oppure se successivamente potrà essere affidato a soggetti diversi dal comune ma questa è una decisione che non è ancora stata oggetto di delibera da parte della giunta» la delibera in questione però e proprio quella chiamata in causa da Romaniello e Miraldi. L’interrogazione si conclude con le considerazioni dei due esponenti della minoranza che tirano le somme asserendo come, a loro avviso, le azioni dell’amministrazione siano «lesive dell’elementare criterio di coinvolgimento democratico dell’opposizione nelle scelte che riguardano la vita della comunità amministrata – ed ancora – dimostrative del censurabile atteggiamento di gestire vicende d’interesse della collettività come ‘cosa propria’ – finendo poi con – rivelatori degli irresponsabili atti di prevaricazione anche delle disposizioni normative e regolamentari e anche quando c’è a rischio la sicurezza e l’incolumità delle persone».

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