Caso petrolio Vallo di Diano, continua a battersi il fronte del “No”: l’appello di Giancarlo Guercio

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Caso petrolio Vallo di Diano, continua a battersi il fronte del “No”: l’appello di Giancarlo Guercio

Continua ad oltranza la lotta di chi dice, senza se e senza ma, “No” al petrolio nel Vallo di Diano.

Un nuovo appello a comprendere lo scempio che ne deriverebbe è di Giancarlo Guercio attore e regista che, come lui stesso ricorda nella lettera – appello sente il bisogno di dare un suo personale contributo all’affare petrolio nel Valdiano.

Una voce per il territorio “Come operatore culturale del Vallo di Diano – dichiara Giancarlo Guercio – sento il bisogno di dare un personale contributo alla questione del petrolio scaturita dalla richiesta della Shell di procedere con trivellazioni esplorative e conoscitive per l’eventuale estrazione del greggio.

Il nostro territorio ha numerose risorse già esistenti e ampiamente apprezzate: solo a titolo esemplificativo, la Certosa di Padula, il centro storico di Teggiano, i prodotti dell’artigianato e dell’agricoltura, per certi aspetti, una vera eccellenza; siamo territorio Parco nazionale e sua area contigua, siamo patrimonio dell’UNESCO. Siamo figli di una storia importante spesso sconosciuta ai più, né valorizzata.

Oggi siamo chiamati come territorio – continua Guercio – ad esprimere un parere purtroppo non vincolante, sulla richiesta di avviare trivellazioni per l’estrazione del petrolio.

Il petrolio c’è, esiste. C’è nella vicina val d’agri e c’è nel sottosuolo della nostra valle. Ma noi non riteniamo che possa rappresentare un possibile sviluppo di questa area.

Ci sarebbero solo morti e ulteriore impoverimento. È ormai anacronistico parlare di petrolio come risorsa. Non serve.

Il nostro deve essere un secco NO per impedire l’ennesimo scempio e per difendere, almeno stavolta, la nostra terra.

Non abbiamo bisogno di pozzi petroliferi o di estrazione scellerata (non voglio nemmeno immaginare lo scenario!); abbiamo bisogno di un’azione di governo che sappia aiutarci a mettere a sistema e a valorizzare le nostre importanti risorse, che continui ad investire nei comparti di eccellenza e di qualità per favorire uno sviluppo realmente calibrato sulle capacità esistenti; abbiamo bisogno di chi creda, e non si stanchi di farlo, in una programmazione culturale e di promozione delle ricchezze artistiche e culturali.

In questi bisogni non si può includere  la parola petrolio. Sarebbe una contradictio in terminis realmente insostenibile; si può invece cogliere la sfida per la creazione di un laboratorio delle energie alternative, rinnovabili ed ecocompatibili.

L’ambiente e la salute non sono un mero concetto ma la più grande risorsa. Vanno profondamente rispettati!
No al petrolio per un Si convinto alla terra – conclude Giancarlo Guercio – all’uomo, alle risorse esistenti, alla creazione di un modello sostenibile”.

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