Caso petrolio Vallo di Diano, nuovo appello del fronte del “Si”: è la volta della FederPetroli

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Caso petrolio Vallo di Diano, nuovo appello del fronte del “Si”: è la volta della FederPetroli

Un appello a comprendere le reali possobilità di ritorno economico.

E’ quanto espresso dagli inprenditori del Valdiano in una lettera alla FederPetroli che, a questo punto, entra di diritto nel “caso petrolio Vallo di Diano” rispondendo all’accorata missiva del fronte del “Si”, ovvero di coloro che intravedono delle reali possibilità di sviluppo nel progetto Schell.

La missiva FederPetroli Italia entra nel vivo di quello che nelle ultime settimane è diventato argomento principale nel settore petrolifero italiano con possibili studi e ricerche di idrocarburi nella regione Campania comprensorio Vallo di Diano al confine con la Basilicata.

Gli imprenditori del territorio campano hanno inoltrato una lettera alla FederPetroli Italia dove si chiede di farsi portavoce nei confronti delle compagnie petrolifere interessate ai siti con possibili riserve di idrocarburi, così come documentano le istanze del Ministero dello Sviluppo Economico – direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche nel Progetto “Monte Cavallo”.

Le diverse associazioni imprenditoriali chiedono alla FederPetroli Italia e al presidente della stessa, Marsiglia, di aiutare la locale compagine imprenditoriale e gli abitanti del suolo campano a comprendere, con risposte concrete e non strumentalizzate da volontà politiche, le opportunità che potrebbero presentarsi nella terra del Vallo di Diano e quali danni potrebbe subire il territorio.

Il presidente della FederPetroli Italia Michele Marsiglia fa sapere di aver già contattato i vertici della Shell Italia (azienda proprietaria dell’istanza di permesso di ricerca in terraferma) attraverso una missiva e, di attendere una convocazione quanto prima da parte di Shell.

Marsiglia si dice contento del fatto che finalmente, dopo tanti anni, le forze imprenditoriali e gli abitanti di un territorio, prima di esprimersi su orientamenti favorevoli o contrastanti a possibili sviluppi petroliferi per l’Italia, abbiano chiesto pareri e delucidazioni, una via responsabile ed intelligente alla valutazione di attività economiche importanti per il futuro petrolifero del nostro Paese.

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