Boom di laureati disoccupati, il Sud segna la cifra più alta di titolati senza lavoro

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Boom di laureati disoccupati, il Sud segna la cifra più alta di titolati senza lavoro

Cresce a dismisura il numero di laureati senza un posto di lavoro e i numeri parlano chiaro: ad inizio 2012 un’impennata del 41,4% cioè 300 mila dottori disoccupati.

La crisi colpisce proprio tutti, anche chi ha i cosiddetti ‘pezzi di carta’. Sì, perchè a quanto pare la laurea e il master servono proprio a poco; anzi, sembra che a risentire di più dell’ondata di disoccupazione siano proprio i più titolati. Un controsenso? Eppure un livello così alto di laureati a caccia di un impiego non si registrava almeno dal 2004. A pagare il prezzo più alto sono ancora una volta le donne e il sud Italia.

Secondo l’Istat, guardando più da vicino chi sono i laureati in cerca di un impiego, la maggior parte, circa 200 mila (66%), sono under 35. Oltre ai giovani, un’altra componente ben rappresentata è fatta da donne (61%), mentre a livello territoriale è il meridione a segnare la cifra più alta di titolati a cui manca un lavoro (42,8%).

Il numero dei laureati, comunque, è in continua crescita e ha raggiunto quasi i 6 milioni. Sono in rialzo anche gli occupati con i massimi titoli di studio, pari a 4 milioni 187 mila, ma il loro incremento annuo (+3,5%) è nettamente più esiguo rispetto all’allargamento della disoccupazione.
  Un’altra buona parte di laureati, fatta di 1 milione 444 mila persone (+2,8% su base tendenziale), rientra nella zona grigia dell’inattività, coloro cioè che né hanno né cercano un lavoro.

Insomma, numeri da record per una situazione che il ministro del Lavoro Elsa Fornero  ha definito «non accettabile dalla società» e contro cui occorre «mettere in campo tutte le energie disponibili».

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