Battezzati i bambini dei profughi africani accolti a Sanza lo scorso giugno. “E’ un’esperienza positiva di crescita per la comunità e di un incontro fra culture”

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Battezzati i bambini dei profughi africani accolti a Sanza lo scorso giugno. “E’ un’esperienza positiva di crescita per la comunità e di un incontro fra culture”

Il più piccolo si chiama Sofian Sabino in onore di San Sabino, protettore della cittadina cilentana di Sanza. Sofian Sabino, nato pochi mesi fa da madre e padre eritrei è stato battezzato con rito cristiano e in lingua inglese da padre Longino, del Gabon, nella chiesa Madre di Sanza. Insieme a lui anche altri bambini eritrei e nigeriani hanno ricevuto il sacramento del battesimo nei giorni scorsi a Sanza.

“E’ un’esperienza positiva di crescita per la comunità e di un incontro fra culture”, ha spiegato don Vincenzo Federico, delegato regionale Caritas Campania e responsabile della Caritas Teggiano-Policastro, presente all’evento insieme a don Giuseppe Spinelli, parroco di Sanza, e cittadini africani e sanzesi.

Lo scorso mese di giugno oltre 52 profughi africani sono stati ospitati a Sanza dalla comunità e vivono in alcune strutture della caritas.

E’ un chiaro esempio di integrazione e crescita culturale che, fra le altre cose, ha anche stabilito un nuovo record. Nella cittadina, infatti, da oltre trenta anni, da quando avvengono in ospedale, non si assistiva ad una nascita in paese. Il piccolo Sabino, invece, è nato lì, proprio ai piedi del monte Cervati.

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