Parco nazionale del Cilento, discarica abusiva in terreno comunale: imprenditore nei guai

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Parco nazionale del Cilento, discarica abusiva in terreno comunale: imprenditore nei guai

A seguito di particolari indagini volte a reprimere il fenomeno delle attività illegali di gestione e smaltimento dei rifiuti, poste in essere nell’ambito di specifici servizi finalizzati al controllo del territorio ed alla prevenzione degli illeciti a danno dell’ambiente,  gli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Montesano sulla Marcellana,  hanno effettuato il sequestro penale di una vasta area di proprietà del Comune di Montesano situata alla località Repetelle, già interessata nel passato da attività di smaltimento illecito di rifiuti anche pericolosi,  denunciando all’Autorità Giudiziaria il titolare di un’impresa edile del posto, per il deposito incontrollato sul suolo di circa 500 metri cubi di rifiuti derivanti da recenti  attività di demolizione e scavo.

In località Marcellino, invece, è stato fermato in flagranza di reato, un giovane imprenditore agricolo residente nella frazione di Arena Bianca, mentre a mezzo di un trattore dotato di carro botte, effettuava in un terreno di proprietà privata limitrofo alla strada provinciale, lo smaltimento illecito di rifiuti liquidi provenienti da una azienda di allevamento di animali bovini, situata poco distante dal fondo agricolo su cui veniva praticato, in violazione alla normativa sull’utilizzo agronomico degli effluenti zootecnici, lo smaltimento illecito per il quale dovrà rispondere in solido al trasgressore, anche il legale rappresentante dell’azienda stessa.

Nei giorni scorsi, in una zona a confine con il comune di Casalbuono, a poca distanza dall’alveo del fiume Calore, sono state denunciate tre persone residenti a Lagonegro (PZ), in qualità di committente, di legale rappresentante dell’impresa esecutrice e di direttore dei lavori, per delle opere edilizie eseguite senza titoli autorizzativi per il vincolo paesaggistico-ambientale,  in quanto eseguite nella fascia di rispetto tutelata, in una zona sottoposta a vincolo idrogeologico. Il tutto è al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro. Nel corso dell’attività di prevenzione e repressione dei reati ambientali, mirate anche al controllo delle attività di taglio e utilizzazione del patrimonio boschivo, espletate nei territori di competenza in agro dei comuni di Sanza e Buonabitacolo, sono state irrogate sanzioni amministrative per un importo di oltre 2000,00 euro.

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