Vallo della Lucania, muore dopo ricoveri in ospedale: medici nei guai

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Vallo della Lucania, muore dopo ricoveri in ospedale: medici nei guai

Una donna di 47anni muore dopo un doppio ricovero all’ospedale San Luca di Vallo della Lucania i familiari presentano denuncia. Il decesso probabilmente a seguito di una peritonite. L’altra mattina è stata eseguito l’esame autoptico sul corpo  di Gaetana Incognito, originarla di Massa frazione di Vallo. La donna è deceduta il 5 agosto presso il presidio sanitario dove era stata ricoverata, per la seconda volta nel giro di un settimana, il 18 luglio. Una morte inspiegabile è tutta da chiarire  per i familiari della donna che distrutti dal dolore hanno presentato denuncia alle autorità locali. Sul caso indaga la procura della Repubblica presso il tribunale di Vallo.

Il sostituto procuratore Paolo Itri ha aperto un fascicolo. La salma è stata posta sotto sequestro. Nel registro degli indagati sono finiti due medici in servizio presso del pronto soccorso e che hanno avuto in cura la donna durante il primo ricovero. La signora Incognito nella notte del 12 luglio avverte un malore. Ha forti dolori all’addome. I familiari chiamano il 118 e chiedono l’intervento dei soccorsi sanitari. La 47enne in ambulanza viene trasferita al San Luca. Giunta al pronto soccorso viene sottoposta ad alcuni accertamenti.

La sua degenza in ospedale dura poche ore. Alle 12 dello stesso giorno viene infatti dimessa. Torna a casa. Ha un marito e dei figli. Passa qualche giorno e la signora Incognito inizia a stare nuovamente male.  La situazione precipita dopo sei giorni. Il 18 luglio i familiari sono costretti a chiedere nuovamente l’intervento di un ambulanza. La donna sta male. Ha dolori fortissimi. Viene trasferita ancora una volta all’ospedale San Luca dove questa volta viene sottoposta d’urgenza ad un delicato intervento chirurgico.Probabilmente aveva una peritonite in atto. Quando è arrivata era in gravi condizioni. Viene operata ma la situazione resta critica fino al tragico epilogo. Muore dopo sedici giorni di ricovero nel presidio sanitario di Vallo.

Una morte inspiegabile per i familiari. Il marito ha presentato denuncia ed ha chiesto l’intervento della magistratura al fine di  accertare eventuali responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura la donna. Sei giorni prima il secondo ricovero di urgenza la 47enne si era già rivolta ai sanitari del presidio sanitario di Vallo perché stava male. È stata però  dimessa dopo poche ore. Il marito e i figli  ora vogliono sapere se è stato fatto tutto il possibile per strappare la donna  alla morte. Dopo la denuncia presentata dei familiari il sostituto procuratore  Itri ha aperto un fascino di indagini e  al fine di accertare le cause del decesso ed escludere eventuali responsabilità da parte dei sanitari ha disposto l’esame autoptico.

L’incarico è stato conferito ieri mattina al medico legale Adamo Maiese coadiuvato dalla dottoressa Nardo. I familiari della donna assisti dagli avvocati Nicola Botti e Domenico Antonio  D’Alessandro, hanno designato quale consulente di parte il dottore Antonello Molinaro. L’autopsia è stata eseguita nella tarda mattinata di ieri.  Per sciogliere ogni dubbio sulle cause del decesso ed escludere responsabilità bisognerà attendere l’esito degli esami istologici. Una famiglia distrutta. L’intera comunità di Massa si é stretta attorno ai familiari della 47enne. Una donna dedita alla casa e ai figli. Dopo l’esame autoptico la salma è stata liberata e restituita ai familiari. Nel piccolo centro di Massa si terranno i funerali per l’ultimo saluto.

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