Cilento, gestione dell’acqua resta al Comune: Rofrano ha la meglio contro Consac

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Cilento, gestione dell’acqua resta al Comune: Rofrano ha la meglio contro Consac

Il comune cilentano di Rofrano gestirà il servizio idrico autonomamente, senza dover passare alla Consac. Potrebbe essere questo l’esito di una lunga battaglia che vede la comunità rofranese intenta nell’impedire il trasferimento del servizio idrico integrato al consorzio pubblico. Dopo che il Tar della Campania lo scorso aprile ha analizzato il caso e riconosciuto al Comune cilentano la possibilità di una gestione autonoma, il commissario straordinario dell’Autorità Ambito Sele ha fatto appello al Consiglio di Stato per l’annullamento dell’atto che deliberava il servizio idrico integrato al Comune e non alla Consac.

Da questo momento ha preso piede la ‘battaglia legale’, il sindaco Nicola Cammarano aveva infatti fatto ricorso al Tar di Salerno e affidato il caso all’avvocato Nicola Senatore. Il ricorso della soppressa Autorità Ambito Sele è stato così respinto dai giudici della quinta sezione del Consiglio di Stato ed è stato confermato per assenza di ‘periculum in mora’ (una delle due condizioni che deve necessariamente essere affermata nei ricorsi finalizzati all’ottenimento di un provvedimento cautelare di tipo reale, affinché venga concesso il provvedimento richiesto), il provvedimento cautelare emesso dal Tar Campania, sezione di Salerno, acconsentendo al Comune di Rofrano di proseguire l’esercizio autonomo del servizio idrico nell’ambito del proprio territorio. La soppressa Autorità Ambito Sele aveva infatti presentato ricorso al consiglio di Stato, ipotizzando un danno grave e irreparabile per il ritardo dovuto alla necessità di attendere la decisione nel merito del Tar fissata al 1 marzo 2017. Sarà nel mese di marzo, infatti, che  si terrà l’udienza di merito.

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