Polo ecologico di Vallo della Lucania: Salati “E’ stata tradita la nostra fiducia”
| di Biagio CafaroSalati e la Comunità del parco non sapevano niente dei carotaggi. Tramite un comunicato stampa Andrea Salati, sindaco di Gioi Cilento, sembra rispondere a quella che è stata una richiesta emersa dal’incontro di ieri sera, 13 gennaio, presso la sala del consiglio comunale di Vallo della Lucania organizzata da “Cilento oltre il Rifiuto”. Durante il dibattito è emerso il silenzio dei sindaci dei comuni circostanti al sito dove dovrebbe sorgere la discarica.
“Lo scorso 9 gennaio – spiega il sindaco di Gioi – si sono dati avvio ai lavori di carotaggio, in località Mazzavacche, preliminari alla costruzione del Polo ecologico. Ma a differenza di quanto avvenuto nel Comune di Laurito, dove i carotaggi erano stati annunciati in largo anticipo, – continua – né il Commissario Vardé, né la Provincia di Salerno, né la Regione Campania e tantomeno il Comune di Vallo della Lucania hanno dato notizia dell’inizio dei lavori”.
Il tradimento. Salati si sente tradito dal sindaco di Vallo della Lucania Toni Aloia in quanto con il Piano alternativo approvato lo scorso 14 dicembre dalla Comunità del Parco non era stata concessa nessuna deroga al sindaco di Vallo della Lucania il quale non ha fatto trapelare la notizia dei carotaggi. Ricordiamo che Aloia, a tal proposito, ha dichiarato: “Perché dovevo comunicarlo? Domani mattina comunicherò i lavori di carotaggio per un’opera edile!”.
Salati ha risposto alla domanda del sindaco di vallo: “Se noi avevamo accordato la fiducia al Piano alternativo lo scorso 14 dicembre, di sicuro questa decisione prevedeva la trasparenza degli atti e, in particolare, un’ulteriore concertazione con i sindaci e i cittadini dell’area interessata prima della sua individuazione. In questo modo – prosegue – è stata tradita la fiducia accordata e nessuna delega è stata assegnata al buio al Comune di Vallo della Lucania da parte nostra”. Infatti per far sorgere il Polo ecologico è stata individuata località Mazzavacche che “…è vicinissima al territorio di Gioi e in particolare alla frazione Cardile in località Santo Iori. La vicinanza – spiega il sindaco – si desume anche dal fatto che visivamente l’area dista non più di 100 metri dall’abitato tanto che le trivelle sembravano impegnate a lavorare nel nostro territorio”.
La proposta del tavolo di concertazione. “Un apposito tavolo di concertazione – continua Salati – deve essere indetto dal sindaco di Vallo della Lucania perché è nostra intenzione tutelare e salvaguardare il territorio e la popolazione amministrata”. Ma oltre al tavolo di concertazione il primo cittadino fa presente nella delibera che “…saranno avviati gli atti amministrativi necessari per manifestare la posizione di disapprovazione, per informare e coinvolgere la popolazione amministrata ed evitare che altri interventi vengano messi in atto senza il preventivo avviso”. La delibera di Giunta numero 2 del 2012 è stata inviata oltre che al sindaco di Vallo della Lucania, anche al Commissario Annunziato Vardè, al presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro, al presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli, all’assessore provinciale all’Ambiente Antonio Fasolino e al Prefetto di Salerno Ezio Monaco.
La petizione. Ricordiamo che domenica mattina, 15 gennaio, partirà la raccolta firme per la petizione con la quale si chiederà al sindaco di Vallo della Lucania di ritornare sui suoi passi rispetto alla discarica di Mezzavacche mediante l’annullamento di ogni atto emesso. Sono necessarie 800 firme.
Il manifesto. Intando stanno comparendo sul territorio cilentano alcuni manifesti di Cilento democratico che ironizzano sulla campagna elettorale che ha portato a sindaco Toni Aloia.
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