Agropoli, «zingaro» chiede affidamento servizi sociali: procura indaga su probabile legame con Alfieri

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Agropoli, «zingaro» chiede affidamento servizi sociali: procura indaga su probabile legame con Alfieri

Gli è stata concessa la semilibertà dai giudici e ora Fiore Marotta, ritenuto dagli inquirenti il capo del sodalizio criminale degli «Zingari», chiede al tribunale di sorveglianza la misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali. L’udienza è fissata per mercoledì e Marotta arriva forte in aula perchè ha un lavora. Infatti, il presunto capo della cricca, è impiegato da diversi mesi come giardiniere in un parco pubblico. L’istanza sarò presentata da Francesco Grancagnolo, avvocato difensore, e verrà controbattuta dalla procura generale che ha già nelle proprie mani la sentenza emessa a dicembre dalla sezione ‘Misure di prevenzione’. In questa sezione è stato disposto il sequestro dei beni per Marotta e la sorveglianza speciale. La sentenza non è ancora esecutiva, perché le difese hanno presentato appello, ma potrebbe essere usata per argomentare una non opportunità della misura alternativa alla detenzione. Dietro al procedimento al tribunale di sorveglianza c’è però dell’altro, perché proprio il lavoro grazie al quale Marotta può chiedere l’affidamento è tra gli elementi di un’inchiesta penale che vede coinvolto il sindaco Franco Alfieri. Nel fascicolo aperto dal procuratore aggiunto Antonio Centore c’è già l’intercettazione di un colloquio avvenuto il 31 gennaio del 2013 in Comune, in cui Marotta chiede un contratto di lavoro per poter accedere alla misura alternativa e il sindaco risponde con una rassicurazione. Adesso la procura vuole capire se l’occupazione nel chiosco può avere un collegamento con quella conversazione, se cioè Marotta sia stato in qualche modo «agevolato».

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