Quel grido non ebbe ascolto, a Camerota la torre viene giù tra degrado e rassegnazione

| di
Quel grido non ebbe ascolto, a Camerota la torre viene giù tra degrado e rassegnazione

E’ crollata una parte della torre delle Viole in zona Calanca. Uno dei monumenti storici del paese abbandonati al degrado e alla rassegnazione. La torre, di origini saracene, era in pericolo da tempo. A nulla sono serviti gli appelli di alcuni cittadini e la raccolta firme del Pd di Camerota. A nulla sono serviti i servizi giornalistici pubblicati da questa testata. Ora c’è chi afferma che il crollo era prevedibile. C’è chi preferisce elencare le cause e puntare il dito. C’è chi immagina già uno dei tramonti più belli del Cilento privati di un’icona storica di questo borgo marino. I beni storici di Marina di Camerota versano, prevalentemente, senza timore di smentita, in un grave stato di abbandono. Temporali e piogge intermittenti non aiutano, così tocca alla torre dellaCalanca perdere altri pezzi, ma chissà che l’immobilismo non continui a produrre smottamenti.

Antonio Stefani, è questo il nome dell’italo-americano che attraverso le sue «foto shock» ha cercato di smuovere le coscienze ed ha anticipato il disastro sulla sua pagina Facebook. «Ricordo che trattandosi di beni storici – sottolinea Antonio Stefani in un’intervista rilasciata al giornale del Cilento – dovrebbero essere mantenuti e/o restaurati e sicuramente non distrutti dai proprietari, quindi non essendo rispettato questo dovere di mantenere l’immobile é molto probabile che si potrebbe riaquisirlo ai beni del Comune». Poi, il racconto di Antonio Tambasco. Denuncia più che racconto: «La torre delle Viole è stata negli anni 80 oggetto di interventi edili abusivi – afferma Antonio Tambasco – consistenti nel taglio interno delle grosse parete perimetrali. I proprietari a quell’epoca erano dei signori di Salerno che avendo inviato una ditta sul posto la stavano ristrutturando, abusivamente a modo loro. Tali interventi furono da me bloccati e posti sotto sigilli giudiziario, informando le autorità competenti che emisero provvedimenti per loro conto, così come dicasi della torre dello Zancale e castello Marchesale. Era il periodo dell’assalto alle torri di avvistamento del nostro territorio».

A nulla è servita la raccolta firme del partito Democratico di Camerota che è sceso in piazza a difesa dei beni storici del territorio. Sono stati installati dei gazebi per raccogliere le firme a favore della torre delle Viole qualche mese fa. Il Pd ha chiesto «provvedimenti urgenti per la salvaguardia di un baluardo della storia locale». I cittadini, residenti e non, hanno aderito in massa. Sono più di 500 le firme raccolte, quando poi ne bastavano solo cento per portare l’argomento di diritto in consiglio comunale. Ma dal palazzo sembra che tutto tace.

©

Video Bartolo Sansiviero

Consigliati per te

©Riproduzione riservata