Viabilità, firmato accordo da 28 milioni tra Regione e Provincia. Coldiretti Salerno: «Basta interventi tampone»

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Viabilità, firmato accordo da 28 milioni tra Regione e Provincia. Coldiretti Salerno: «Basta interventi tampone»

Quest’oggi, venerdì 14 febbraio, è stato firmato l’accordo tra la Regione Campania e la Provincia di Salerno per la messa in sicurezza delle strade provinciali, in special modo quelle del Cilento. Soddisfatto l’ex presidente della Provincia e attuale deputato di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli: «L’Accordo firmato oggi a Palazzo S.Lucia tra la Regione Campania e la Provincia di Salerno per la messa in sicurezza delle strade provinciali, con un finanziamento di 28 milioni di euro, conferma l’attenzione della Regione per il nostro territorio. Una risposta concreta alle esigenze della comunità ».

«Si tratta – spiega Cirielli – di uno stanziamento fondamentale per la difesa del suolo e il contrasto al dissesto idrogeologico, che consentirà di risolvere numerose criticità che attanagliano la nostra provincia».
«Ringrazio – conclude Cirielli – il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, il presidente della Provincia di Salerno, Antonio Iannone, gli assessori regionali Edoardo Cosenza e Giovanni Romano, e l’assessore provinciale Attilio Pierro».

No a soluzioni tampone L’auspicio di Coldiretti Salerno, in seguito alla firma, è quello di realizzare un sistema infrastrutturale della provincia di Salerno che funzioni, mettendo in sicurezza le strade e completando le opere non terminate, necessarie per migliorare la viabilità, soprattutto nell’area del Cilento: «Le infrastrutture – ha sottolineato il presidente Vittorio Sangiorgio – sono fondamentali per la mobilità e lo sviluppo dei territori, soprattutto dell’area del Cilento e Alburni Calore. Non è più possibile intervenire dopo anni a ‘tamponare’ le emergenze, con una spesa dieci volte maggiore rispetto ad interventi di manutenzione ordinaria. E’ del tutto evidente che la dotazione infrastrutturale del nostro territorio è inadeguata e quest’inadeguatezza provoca ricadute dirette sulla competitività dell’intero sistema economico, penalizzando in misura significativa, per certi versi drammatica, le sue prospettive di crescita».

«La razionalizzazione, il rafforzamento ed il completamento della rete infrastrutturale – chiosa Sangiorgio – rappresentano sicuramente una priorità per le politiche di sviluppo territoriale. L’auspicio, dunque, è che non si continui con interventi “spot” ma si metta mano al sistema infrastrutturale complessivo che va finalmente potenziato se vogliamo competere nel comparto del turismo e dell’agroalimentare. Abbiamo un sistema che è enormemente frammentato, con un gap rispetto agli altri player nazionali e internazionali che determina svantaggi, inefficienze e costi maggiori. Tutto questo impone di intervenire per realizzare e completare nuove infrastrutture e penso, ad esempio, alla Fondovalle Calore, finanziata per 23 milioni di euro e a rischio a causa di intollerabili e inaccettabili lungaggini della burocrazia».

«L’opera, conclusa per oltre il 90%, non viene ancora completata – conclude il presidente di Coldiretti – a danno dei cittadini di una vasta area che al momento è completamente isolata da frane, smottamenti e da una viabilità inadeguata».

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Twitter @BiagioCafaro

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