Passione, sacrifici e record: i campioni del Napoli di Maradona si raccontano alla Corsa del Mito

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Passione, sacrifici e record: i campioni del Napoli di Maradona si raccontano alla Corsa del Mito

Un viaggio attraverso le emozioni e le imprese delle star del pallone. Ospiti della Corsa del Mito, come testimonial della settima edizione, sono i calciatori del Napoli ai tempi di Maradona e che hanno portato la squadra partenopea allo scudetto nel 1986-87: Beppe Bruscolotti, Giovanni Francini, Antonio Carannante e lo storico massaggiatore Salvatore Carmando. Nell’ora e mezza di racconti, domande e immagini degli anni d’oro, i campioni hanno raccontato aneddoti e curiosità della loro vita calcistica. Al salotto, con il decano dei conduttori sportivi Franco Galietta e il presentatore Antonio Esposito, erano seduti gli ex calciatori, il presidente dell’associazione Tutti Insieme, Mario Scarpitta e Sandro Del Naia, presidente del comitato campano Fidal. Al quale poi si sono aggiunti, nel corso della serata i saluti e l’intervento della madrina della settima edizione della Corsa, l’atleta e artista Annalisa Minetti, e Alfonso Della Rocca, organizzatore della Maratona delle Luci d’Artista.

«Sono orgoglioso di stare qui. – ha detto Carmando – I ragazzi oggi allo stadio mi hanno dato una grande emozione, mi venivano le lacrime agli occhi». Antonio Carannante elogia l’organizzazione della Corsa del Mito, l’associazione Tutti Insieme: «Grande organizzazione – ha detto – e tanti complimenti agli allenatori e alle società delle squadre giovanili che abbiamo visto oggi al campo. Danno allegria e sorriso, è quello che conta ora per i ragazzi. Dovranno conoscere più in là il sapore della vittoria. Ora è ancora presto». Giovanni Francini ricorda invece gli anni d’oro con il Napoli: «Il calcio era molto più pulito  ai nostri tempi, c’erano giocatori tecnici, che ora non ci sono».

Quando si è alzato Bruscolotti per i saluti, il pubblico ha intonato «Capitano, uno di noi» tra gli applausi dei presenti e degli iscritti al club dedicato al Napoli che è nato da poco a Marina di Camerota. Il capitano, originario di Sassano, si tolse la fascia per darla a Maradona: «Gli anni passano, ma l’affetto dei tifosi rimane, questo legame è indissolubile», ha commentato emozionato. Bruscolotti, dall’alto delle sue 511 presenze, record, e dei suoi 16 anni in maglia azzurra, ha visto di tutto e di più e lo ha raccontanto nel suo libro ‘Una vita azzurra’, che per l’occasione ha portato alla Corsa del Mito. «Grandi uomini negli spogliatoi per essere campioni in campo», ha detto Carmando in conclusione, tra gli applausi di chi ha ricordato che il Napoli non è stata solo una squadra di calcio, capace di rivoluzionare il modo di intendere uno sport. «Ma lo stato d’animo di una città», ha detto Bruscolotti, come nessuna squadra ha mai fatto. 

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