Il senatore Gianni Pittella presenta il suo libro a Palinuro

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Il senatore Gianni Pittella presenta il suo libro a Palinuro

Tornare ad investire nella formazione politica, sviluppare una società «orizzontale» che offra a tutti le stesse opportunità, riscoprire i valori dell’impegno democratico contro un falso bipolarismo imperniato da un lato fra “una forza antisistema e anti progresso” come l’M5S e un centrodestra «xenofobo e nordista» sotto la guida di Matteo Salvini. Soprattutto riscoprire l’importanza e la forza dell’impegno europeista: infatti è solo nel contesto europeo che il Mezzogiorno potrà ritrovare slancio e soddisfazione alle sue pressanti e giuste richieste. Sono le linee direttrici del nuovo libro di Gianni Pittella, «Il più bello dei mari è quello che non navigammo», edito da Rubbettino, col sottotitolo «Per una politica autentica e appassionata».

Il volume, che in circa 150 pagine condensa l’itinerario politico e umano di Pittella, senatore del Pd ed ex presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, sarà presentato oggi nella struttura Allegramare nelle Saline di Palinuro, nel Cilento. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Carlo Fusi.
L’evento è stato organizzato con l’ausilio di Maria Gabriella Natale, biologa marina che si batte per la tutela e valorizzazione del patrimonio ambientalistico e culturale della Campania, sotto l’egida di Allegra mare, La libreria del mare-Caprioli e il Laboratorio di Pianificazione territoriale: strutture, sottolineano i promotori dell’evento, «che puntano a stringere e valorizzare il connubio tra politica, ambiente e cultura, particolarmente significativo nelle regioni del profondo Sud d’Italia».

La presentazione del libro di Pittella sarà anche l’occasione per un più ampia riflessione sull’importanza e la necessità dell’impegno politico in una fase in cui i cittadini si allontanano dai partiti e vivono sentimenti di disaffezione perfino verso le urne elettorali. «C’è un malessere profondo nella società Italia e in quelle di tutto il vecchio continente – ha detto Pittella – e altri sono stati più bravi di noi a intercettarlo. Forse abbiamo perso perchè ci siamo dimenticati del principale dei nostri valori, l’eguaglianza». E’ perciò fondamentale che il Pd, ha aggiunto Pittella, ripensi sè stesso ritrovando il senso della sua identità nel radicamento ai valori attualissimi del socialismo, puntando sulla partecipazione popolare (Pittella ha lanciato Attua, fondazione di azionariato popolare) e legando la sua azione sempre più alla dimensione europea: «Serve una nuova idea di futuro e solo la sinistra, nonostante le sue tante difficoltà e incertezze, è in grado di costruirlo senza cedere ai grandi gruppi finanziari e a un capitalismo selvaggio che ha aumentato le diseguaglianze».

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