Analfabetismo, record in Campania: un adolescente su tre è sotto la soglia minima di competenze in matematica

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Analfabetismo, record in Campania: un adolescente su tre è sotto la soglia minima di competenze in matematica

Ieri è cominciato l’anno scolastico 2015/2016. Ma tra gli entusiasmi del primo giorno di scuola emergono subito delle critiche statistiche nel settore didattico. In Italia notevoli sono le carenze di servizi e opportunità formative scolastiche ed extrascolastiche. Il 14% dei bambini tra 0 e 2 anni riesce ad andare al nido o usufruire di servizi integrativi, il 68% delle classi della scuola primaria non offre il tempo pieno e il 64% dei minori non accede ad una serie di attività ricreative, sportive, formative e culturali. Ma, la notizia più sconcertante è che questo fenomeno in Campania raggiunge le punte più estreme con una manifestazione di carenza pari all’84%. Questo è quanto emerge dal rapporto ‘Illuminiamo il futuro 2030’, redatto da Save the children, il quale obiettivo è quello di eliminare, entro 15 anni, la povertà economica ed educativa in Italia. Basti pensare che in Campania un adolescente su tre è sotto la soglia minima di competenze in matematica. Uno su quattro in lettura, e solo il 3% dei bambini fino ai due anni riesce ad andare alla scuola materna o a sfruttarne servizi aggiuntivi. Il 66,7% dei ragazzi di età compresa tra i 5 e i 17 anni non ha letto nessun libro nell’anno precedente. Solo due su dieci hanno visitato un sito archeologico e il 70,6% non ha svolto nessuna attività sportiva. Come se non bastasse, sempre nella nostra regione, le aule non connesse raggiungono il 27% del totale e addirittura il 72% degli alunni di 15 anni frequenta scuole con infrastrutture insufficienti. Infine, l’84% degli alunni di 15 anni frequenta scuole che non prevedono attività extracurricolari.  «La povertà educativa – afferma il direttore generale di Save the Children, Valerio Neri –  risulta più intensa nelle fasce di popolazione più disagiate e aggrava e consolida, come in un circolo vizioso, le condizioni di svantaggio e di impoverimento già presenti nel nucleo familiare». Senza dubbio le problematiche che si celano dietro questi dati si ripercuotono anche sul Cilento, tra l’altro le nostre scuole registrano ogni anno un notevole calo di alunni. Ragion per cui in molti istituti si è dovuto ricorrere alle formazioni di classi miste. In particolare nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di secondo grado dove bambini di prima e seconda elementare si ritrovano in classe con bambini di terza o quarta. 

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