Il sindaco di Vallo della Lucania Aloia: “No alla discarica”, ma le azioni dicono il contrario. Raccolta firme per petizione e incontro con i consiglieri
| di Biagio Cafaro
Un “No alla discarica” a caratteri cubitali è comparso sulle bacheche di Vallo della Lucania nella giornata di ieri, 14 gennaio. A firmare il manifesto il sindaco di Vallo della Lucania, Toni Aloia, e il gruppo di maggioranza, per sedare le sempre più numerose proteste contro l’amministrazione di Vallo. Il manifesto riprende la lettera che il sindaco di Vallo della Lucania ha inviata al commissario per le discariche della provincia di Salerno, Annunziato Vardè, alla regione Campania, alla provincia di Salerno e al prefetto di Salerno. Il testo della missiva è anticipato da quella che vuole essere una precisazione: “Al di là delle menzogne… il nostro chiaro no alla discarica”. Non a caso il manifesto è comparso nella giornata di ieri dopo che alcune voci vorrebbero una discarica e non un Polo ecologico presso località Mazzavacche nel comune di Vallo della Lucania.
La lettera ricorda dei sondaggi effettuati a Mazzavacche e ribadisce qual è “la condizione minima ed imprescindibile perché permanga la disponibilità mia (del sindaco di Vallo della Lucania, ndr) e dell’amministrazione a consentire la realizzazione del Polo ecologico nel territorio della Città che ho l’onore di rappresentare”.
Le condizioni per la realizzazione del Polo ecologico a Vallo della Lucania sono le stesse emerse nell’assemblea della Comunità del Parco del 14 dicembre 2011 a Montano Antilia. Vale a dire “il riconoscimento dell’autonomia gestionale e funzionale dell’intero ciclo dei rifiuti nel territorio del Parco del Cilento e Vallo di Diano e la realizzazione contemporanea di tutta l’impiantistica necessaria del Polo ecologico”.
Il Polo ecologico che si trasforma in discarica. Il Polo ecologico prevede “la realizzazione di un impianto di compostaggio e di digestione anaerobica con la produzione di energia termica ed elettrica, un impianto di selezione del secco indifferenziato ed un impianto di smaltimento del residuale finale”. A tal proposito voci ufficiose vorrebbero che il progetto, in corso di elaborazione, preveda solo l’impianto di smaltimento del residuale finale. Siccome, secondo queste voci, non dovrebbe sorgere alcun Polo ecologico consequenzialmente non potrebbe esserci nemmeno un residuale finale, quindi l’impianto non sarebbe altro che una discarica.
Ciò sarebbe confermato anche dal fatto che le indagini geologiche in fase di studio di fattibilità fatte a Vallo della Lucania sarebbero state effettuate per la costruzione dell’impianto di smaltimento.
Dato certo che l’autonomia gestionale richiesta dalla Comunità del Parco e dal sindaco di Vallo della Lucania ancora non è arrivata, al contrario delle trivelle.
Altro fattore preoccupante lo mette in evidenza “Cilento oltre il Rifiuto”: “Il commissario Vardè ha il compito di individuare e realizzare le discariche, e non i poli ecologici, risulta quanto meno inappropriata la sua presenza in questa fase, soprattutto considerata la delibera di giunta provinciale del 15.12 che accoglieva le richieste dei sindaci sull’autonomia”.
La petizione. Intanto il neonato coordinamento “Nove gennaio duemiladodici” sta raccogliendo le firme per una petizione popolare “con la quale si chiede l’immediato ritiro della sciagurata proposta di impiantare un Polo Ecologico/discarica in località Mazzavacche di Vallo della Lucania”.
L’incontro. Questo pomeriggio, domenica 15 gennaio, alle ore 17.00 presso l’aula consiliare di Vallo della Lucania, si terrà l’incontro pubblico sulla questione dei rifiuti in Campania e nel Cilento, organizzato sempre dal coordinamento “Nove gennaio duemiladodici”:
Sono stati invitati a partecipare Antonio Aolia, sindaco del comune di Vallo della Lucania, Antonio Radano presidente f.f. della Comunità del Parco, Luigi Cobellis e Giovanni Fortunato, consiglieri regionali della Campania e Antonio Valiante, vicepresidente del consiglio regionale della Campania.
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